-Antonello Iannarilli, il ruspante commissario di Forza Italia, non sembra darsi una ragione. Come gli innamorati abbandonati non si dà pace. Gigli andandosene dal suo partito deve avergli infranto il cuore. E, infatti, dal giorno in cui Gigli lo ha abbandonato che Iannarilli ripete lo stesso ritornello, invece di preoccuparsi di riorganizzare Forza Italia, non fa che tacciare Gigli di tradimento. E poi giù improperi al limite, forse superato, della denuncia per diffamazione.
Ma Iannarilli ha una semplice teoria, illustrata nel corso dellultima assembla di Forza Italia al nostro direttore che lo guardava sbigottito: basta mettere la parola politico vicino allinsulto e non cè più diffamazione.
Insomma, la tesi è questa. Se uno dice a unaltra persona figlio di putt... è diffamazione, ma secondo la teoria bislacca di Iannarilli, se uno dice figlio di putt... politico allora la diffamazione non cè più. E allora le sue dichiarazioni sono infarcite di improperi... politici.
Il sospetto è che questa regoletta sia stata illustrata a Iannarilli da qualche leguleio di provincia. Verrebbe da dire che, in realtà, le vie della diffamazione sono infinite.
Tusciaweb ha come tradizione quella di riportare integralmente le note dei politici. Ovviamente ponendo il limite, appunto, che non contengano frasi diffamatorie. Le note di Iannarilli sono sempre e continuamente almeno al limite. E speso inutilmente al limite perché non contengono, in gran parte, nessuna analisi politica per questo le note di Iannarilli verranno passate al vaglio stretto della significanza politica. Nel senso che verranno solo riportate le parti che hanno una qualche valenza politica. Questa spiegazione è dovuta ai nostri lettori, abituati come sono ad avere a portata di mano le note Senza Filtro di politici e non solo. Per le note di Iannarilli questo non è possibile.
Ecco quindi lultima nota di Iannarilli Col Filtro, ovviamente.
Col Filtro - Ne sono sempre più convinto: meno male che ci siamo scrollati di dosso questo mestierante della politica. Così il commissario di Forza Italia a Viterbo, Antonello Iannarilli, commenta lultima convention di Nando Gigli. Perché questo è stato Nando Gigli, un emerito, indiscusso, navigato mestierante della politica continua Iannarilli Nessunaltra definizione risulta appropriata per uno che in periodi di abbondanza in Forza Italia occupato ogni poltrona potesse apparirgli appetibile, tra cui le due più succulente, quella di consigliere regionale e quella di Deputato. Rifiutandosi pure di mollarne una (sebbene avesse dato la sua parola in merito) fino a quando la legge non gli ha dato più scampo e gli ha imposto di scegliere.
Nessuno meglio di lui poteva progettare un piano diabolico per distruggere il nostro partito, facendo candidare il fratello per far perdere Forza Italia alle provinciali. Questo suo comportamento - prosegue Iannarilli -, il suo passaggio allUdc, checché ne dica Gigli, ha una sola vera motivazione: non il ritorno ai valori tradizionali (a meno che i democratici di centro non abbiano come ideale supremo il tradimento politico dei cittadini, cosa che fino ad ora non mi risulta), non il bisogno di regole e di democrazia (che peraltro Gigli con il suo comportamento ha infranto pienamente), ma una gran paura delle vacche magre. E le sue insulse e ormai scontate argomentazioni sulle alte motivazioni politiche che lo avrebbero spinto alla scelta, sono soltanto un insulto allintelligenza dei cittadini di Viterbo, lennesima beffa agli elettori che ha tradito. I quali però al contrario di quanto pensa Gigli, sono tuttaltro che stupidi, e gli faranno pagare il conto nelle sedi opportune. Del resto, non credo rimanga politicamente molto da fare allonorevole, che ormai, per me è solo un politico in via destinzione (per fortuna).
Iannarilli conclude: Ora Forza Italia potrà finalmente ripartire con chi crede veramente nel presidente Berlusconi e in un modo diverso di fare politica. Tra gli amministratori, gli iscritti e anche tra i cittadini è palpabile la soddisfazione per essersi liberati da un cancro politico interno a Forza Italia
e da tantissime persone arrivano anche complimenti per la presa di posizione contro il babbo.