L'assessore regionale a colloquio col direttore D'Andria per elaborare una strategia di umanizzazione del carcere
Brachetti in visita a Mammagialla Viterbo 27 settembre 2005 - ore 0,45
Brachetti e Corsetti durante il colloquio col direttore del carcere di Mammagialla
Il direttore Pierpaolo D'Andria
L'ispettore Sergio Carloni
-Umanizzare il carcere ascoltando le competenze che si trovano nel territorio. Lassessore regionale Regino Brachetti fa sul serio e nella sua visita nella Tuscia ha fatto tappa anche a Mammagialla. Accompagnato dallassessore provinciale Angelo Corsetti.
Nel carcere viterbese, lassessore ha incontrato non solo il direttore Pierpaolo DAndria e lispettore Sergio Carloni, ma anche altri operatori.
Nel corso dellincontro lassessore ha spiegato in cosa consisterà la nuova impostazione della politica inerente agli istituti di detenzione.
La nostra attenzione - ha spiegato al direttore di Mammagialla - è sia ai detenuti che al personale. Credo, infatti, che proprio per umanizzare la vita carceraria, bisogna curare anche la formazione della polizia giudiziari. Puntiamo non solo a creare corsi finalizzati al reinserimento dei detenuti, ma anche alla formazione del personale. Un personale che per sua natura ha una particolare attenzione per il sociale, altrimenti credo che difficilmente potrebbe fare questa attività.
Lassessore ha chiesto al direttore di esporre le problematiche del carcere di Mammagialla e di partecipare al lavoro di una commissione regionale che si occuperà del diritto alla salute dei detenuti, di cui faranno parte direttori sanitari, rappresentanti della regione, e direttori di istituti di detenzione.
Un vero è proprio ribaltamento del consueto atteggiamento dellamministrazione, con la Regione che si pone allascolto delle realtà locali, per risolvere i problemi reali.
Brachetti ha chiesto una collaborazione fattiva del direttore DAndria anche per lelaborazione di una legge regionale.
Il direttore, che si è detto disponibile a collaborare con la Regione, ha fatto presente le difficoltà in cui versa Mammagialla.
Abbiamo in istituto - ha spiegato DAndria - circa 700 detenuti. Con un sovraffollamento del 40 per cento. Questo a fronte di una carenza di personale molto forte. Su un organico previsto di 540 unità, ne abbiamo solo 400. Per quanto riguarda laspetto sanitario, le 44 ore di servizio infermieristico settimanali bastano appena a somministrare le terapie. Anche perché sono circa 400 i detenuti in terapia.
Una situazione di grande difficoltà, in sostanza. Il direttore si è detto sostanzialmente daccordo con Brachetti per quanto riguarda limpostazione di fondo.
E vero. Se non cè una vocazione al sociale - ha confermato il direttore - questo lavoro non si può fare. Anche perché in realtà il primo vero educatore è proprio il personale di polizia giudiziaria. Si tratta però di capire come tradurre questi principi concretamente.
I problemi che si vivono a Mammagialla, sono dovuti anche al fatto che il carcere Viterbese subisce gli sfollamenti degli altri carceri della regione. Ed evidentemente i soggetti che ci vengono inviati sono i più problematici sia dal punto di vista sanitario che comportamentale, è stato spiegato.
Brachetti ha ricordato che la Regione ha già stanziato 450 mila euro per il recupero dei detenuti. E che presto saranno investiti fondi per la formazione del personale.
Tra i temi affrontati nellincontro anche quello del volontariato.
Dopo aver visitato linfermeria del carcere e un reparto, Brachetti ha continuato la sua visita nella Tuscia, con un incontro con i responsabili delle diverse forze dellordine in prefettura per fare il punto sulla situazione per quanto riguarda la sicurezza. Lassessore si è recato anche negli locali territoriali della regione ed ha annunciato lintenzione di rendere sempre più presente lamministrazione anche creando un ufficio ad hoc nel quale potrà essere possibile incontrare lassessore periodicamente.