Senza Filtro - La commissione Finanze e Tesoro del Senato ha approvato in sede deliberante un ddl in materia di attribuzione ai grandi invalidi di guerra e per servizio di un assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare o civile. Lo rende noto il senatore Michele Bonatesta, presidente della federazione provinciale di AN, che tanto si è battuto per l'approvazione del provvedimento.
"Abbiamo fatto una corsa contro il tempo -dichiara il senatore- non solo per non incappare nella sessione di bilancio, che come è noto impedisce l'approvazione di provvedimenti che comportino una spesa, ma anche perché la platea di questi benemeriti concittadini che hanno dato un'importante parte di sé alla Patria si sta sempre più assottigliando. Ora auspichiamo che la Camera approvi definitivamente il ddl in tempi rapidi".
"Le nuove misure -spiega Bonatesta- intendono superare una condizione di disagio per una categoria di cittadini particolarmente meritevoli, che hanno sofferto gravi mutilazioni nel servizio per la Patria, sia in tempo di guerra che in tempo di pace. Le ragioni dell'intervento normativo risiedono, infatti, nell'insufficienza della disciplina vigente e segnatamente della legge 288/2002, che subordinava la concessione di un assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare ad una procedura a domanda. Oltretutto, la portata della legge citata era stata circoscritta ad un numero molto esiguo di aventi diritto".
"Come noto, -aggiunge il parlamentare viterbese- la previsione di un assegno specifico per i grandi invalidi di guerra e per servizio si era resa quanto mai urgente e necessaria dopo la riforma del servizio di leva obbligatorio militare, che aveva impedito il ricorso all'istituto dell'accompagnatore".
Le nuove norme prevedono l'attribuzione di un assegno sostitutivo mensile per un importo di 900 euro per le menomazioni più gravi, ridotto del 50% per i casi meno gravi. Si è fissata al 1° aprile 2005 la data per la corresponsione dei nuovi importi.
"Si tratta di un impegno finanziario di particolare rilievo nell'attuale condizione dei conti pubblici, -conclude Bonatesta- ma necessario per garantire il doveroso sostegno ad una categoria di persone gravemente colpite dagli eventi bellici e ormai in età avanzata, che hanno diritto di ritrovare fiducia e serenità".