Senza Filtro - Protocollo sulla istituzione di un tavolo di confronto permanente tra Provincia di Viterbo e Cgil, Cisl e Uil: stamattina il presidente Alessandro Mazzoli e i tre segretari provinciali, rispettivamente Giovanbattista Martinelli, Rosita Pelecca e Marco Massera, hanno messo la propria firma su quella che di fatto è una novità in tutto il Lazio, che partirà il 1 ottobre. Dodici le materie oggetto del confronto: il mercato del lavoro, gli strumenti di accompagnamento nella transizione non lavoro e lavoro, servizi per limpiego e formazione; politiche per la sicurezza nei luoghi di lavoro e lotta alla precarizzazione ed al lavoro irregolare e sommerso.
Infrastrutture, trasporti, viabilità; sistema produttivo e industriale, dellartigianato e della Pmi; situazioni di crisi dei settori manifatturieri e del terziario; politiche di sviluppo rurale e agroalimentare; ambiente e politiche energetiche; turismo, commercio, cultura e sport; politiche dellabitare; politiche socio assistenziali (con particolare riferimento alle prerogative indicate dalla legge 328/2000), integrazione socio sanitaria sul territorio e riorganizzazione e ristrutturazione rete ospedaliera; politiche legate allintegrazione sociale e culturale dei cittadini stranieri; programmazione negoziata e utilizzo dei fondi strutturali.
Innovazione tecnologica, promozione e ricerca scientifica. Ma cè anche limpegno a presentare sul tavolo almeno 15 giorni prima dellapprovazione in consiglio le proposte sul bilancio preventivo e sullassestamento, oltre alla verifica trimestrale dello stato di attuazione del protocollo.
Abbiamo fatto questa scelta dice Mazzoli per valorizzare il confronto: siamo tutti impegnati a rilanciare il metodo della concertazione ricevendo così il contributo di proposte dei sindacati per lo sviluppo del territorio. E significativo che lintesa arrivi proprio nel momento in cui il ritardo nello sviluppo e il problema delloccupazione nella Tuscia si sentono molto. Il primo banco di prova sarà il bilancio di previsione 2006, sul quale apriremo un confronto molto ampio. Questo è un percorso avviato finora solo dalla Regione Lazio, non mi risulta che a livello di Province sia stato fatto un lavoro di questo tipo.
Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la valenza delliniziativa. E un risultato molto importante spiega Martinelli ed estremamente impegnativo, che mette in risalto una volontà non scontata, visto ciò che è accaduto in precedenza in termini di concertazione. Certo, è solo un primo passo, del quale devo comunque dare atto, anche perché è stato compiuto in maniera solerte. La Tuscia è una terra da terzo mondo, priva di indicatori positivi. Detto questo, è tutto da costruire, cè però condivisione sul metodo e sulle priorità per mettere in moto le potenzialità del territorio. Non significa che ci sarà piena condivisione su ogni atto amministrativo, non faremo sconti a nessuno. Ma se son rose, fioriranno.
Sono estremamente soddisfatta per lobiettivo raggiunto continua la Pelecca perché la situazione è di difficoltà estrema e la disoccupazione è strutturale: questo non significa essere pessimisti ma realisti. Diamo atto al presidente Mazzoli della buona volontà, per noi è importantissimo essere presenti al momento della discussione del bilancio.
Lintesa conclude Massera è molto valida per due ragioni. Intanto siamo parte in causa, poi rispetto ai vecchi accordi di concertazione qui di nuovo cè un patto di legislatura, un affiancamento che ci lega profondamente, e ci sono pure le regole per applicarlo. In passato la concertazione veniva liquidata con quattro righe, mentre oggi esiste uno strumento vincolante. E poi il lavoro su occupazione, Contratto darea e infrastrutture è già avviato. Spero nella condivisione di tutto il consiglio provinciale, ma se questo è il buongiorno possiamo guardare positivamente al futuro.
PROTOCOLLO SULLA ISTITUZIONE DI UN TAVOLO DI CONFRONTO PERMANENTE
Tra Provincia di Viterbo e CGIL CISL UIL di Viterbo
PREMESSA
Il Presidente della Provincia di Viterbo e le Organizzazioni sindacali CGILCISL UIL, firmatarie del presente accordo, nellintento di favorire un più fattivo e costruttivo rapporto e di dare luogo ad un metodo di confronto tra Provincia di Viterbo e le Organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL di Viterbo intendono istituire un Tavolo di Confronto Permanente (di seguito denominato TCP) per lattivazione di procedure di concertazione relative allattività su cui, istituzionalmente, opera la Giunta Provinciale.
Nellesplicitare un modello di regole di concertazione e confronto che la Giunta Provinciale intende adottare vengono individuate tematiche prioritarie sulla base di un quadro economico e sociale della Provincia di Viterbo che è finalizzato a trovare punti di incontro tra le parti in ordine a problematiche sociali che interessano tutti i cittadini della provincia.
Le parti convengono di considerare il confronto lo strumento permanente di relazioni che dovrà svilupparsi in maniera preventiva su materie economiche, (a partire dalla definizione del bilancio) investimenti infrastrutturali, riqualificazione ambientale, politiche del lavoro e della formazione, politiche sociali a assistenziali.
A tal fine il Presidente si impegna a portare il Protocollo, relativo al Tavolo di Confronto Permanente, al vaglio e alla approvazione del Consiglio Provinciale.
Premesso quanto sopra esposto, le parti convengono quanto segue:
CONSULTAZIONE E CONFRONTO
La Giunta Provinciale si impegna a consultare il TPC sullinsieme degli strumenti di programmazione economica-finanziaria, territoriale e di settore e a promuovere concretamente il metodo della concertazione.
In particolare nel quadro della definizione del bilancio, la Giunta presenterà in apposite riunioni, almeno 15 giorni prima dellapprovazione in Consiglio Provinciale dei relativi atti, le proposte su:
&Mac183; il bilancio preventivo dellanno finanziario di riferimento;
&Mac183; lassestamento di bilancio
Per i provvedimenti di carattere generale di natura programmatica che rientrano nel normale confronto che la Provincia di Viterbo avrà con il TPC, la Giunta Provinciale, tramite gli Assessori competenti, si impegna a convocare specifici incontri con le OO.SS. affinché le stesse possano presentare proprie osservazioni.
Premesso che lobiettivo del confronto è quello di raggiungere la massima condivisione possibile sui temi trattati, le OO.SS. firmatarie del presente accordo, nel caso non si sia raggiunta unintesa, si ritengono svincolate dagli impegni di concertazione sullo specifico tema e libere quindi di recuperare la loro autonoma iniziativa.
Il Presidente della Giunta Provinciale si impegna altresì a verificare eventuali osservazioni che le OO.SS. firmatarie del presente protocollo dovessero sollevare sulle proposte di delibere in sede di TCP in relazione alle materie oggetto del confronto.
Ove per particolari situazioni od emergenze legate a quanto sopra dovessero giungere richieste di incontro alla Giunta Provinciale ed ai suoi singoli Assessori Provinciali, sarà cura comunque della stessa e degli Assessori interessati, coinvolgere le strutture sindacali firmatarie del presente protocollo.
Sui singoli indirizzi programmatici, il Presidente si impegna a promuovere appositi tavoli tematici allargando il confronto a tutti i soggetti interessati.
Le materie oggetto del confronto sono:
1 Il mercato del lavoro, gli strumenti di accompagnamento nella transizione non lavoro e lavoro, servizi per limpiego e formazione.
2 Politiche per la sicurezza nei luoghi di lavoro e lotta alla precarizzazione ed al lavoro irregolare e sommerso.
3 Infrastrutture, trasporti, viabilità.
4 Sistema produttivo e industriale, dellartigianato e della PMI. Situazioni di crisi dei settori manifatturieri e del terziario.
5 Politiche di sviluppo rurale e agroalimentare.
6 Ambiente e Politiche energetiche.
7 Turismo, commercio, cultura e sport.
8 Politiche dellabitare.
9 Politiche socio assistenziali (con particolare riferimento alle prerogative indicate dalla legge 328/2000), integrazione socio sanitaria sul territorio e riorganizzazione e ristrutturazione rete ospedaliera.
10 Politiche legate allintegrazione sociale e culturale dei cittadini stranieri.
11 Programmazione negoziata e utilizzo dei fondi strutturali.
12 Innovazione tecnologica, promozione e ricerca scientifica.
Le parti firmatarie del presente protocollo, ritenendo che il Tavolo di Confronto Permanente può qualificare gli obiettivi e determinare il contenuto degli strumenti della programmazione provinciale, si impegnano a costruire le condizioni affinché si possa pervenire allindividuazione di un quadro di riferimento dei processi di sviluppo condiviso tra soggetti istituzionali e le associazioni datoriali, effettivamente rappresentative. A tale riguardo il Presidente della Provincia si impegna a presentare tale protocollo a tutte le altre Associazioni datoriali del territorio in virtù di un auspicabile allargamento del TCP stesso.
Le parti firmatarie, infine, si impegnano a verificare, trimestralmente salvo situazioni, lo stato di attuazione, oltre che la valutazione degli effetti, del presente protocollo e ad intervenire, ognuno per quanto di propria competenza, per assicurare il regolare svolgimento del confronto di reale emergenza.
Il presente protocollo sulle procedure di concertazione entra in vigore a partire dal 01-10-2005.
Viterbo, 28-09-2005
Il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Mazzoli
Il Segretario Generale della CGIL di Viterbo Giovanbattista Martinelli
Il Segretario Generale della CISL di Viterbo Rosita Pelecca
Il Segretario Generale della UIL di Viterbo Marco Massera