- Traballano i palazzi del potere. Ogni giorno ha la sua pena, verrebbe da dire. Se Gabbianelli ha la sua Forza Italia, Mazzoli ha Rifondazione.
Il capogruppo di Rifondazione Massimo Miccini ha rassegnato, questa mattina durante il consiglio provinciale, le dimissioni da presidente della commissione Servizi sociali e da vicepresidente del consiglio, motivandole con un disaccordo con la maggioranza sulle famose assunzioni che Santucci (Udc) ha definito clientelari. La pratica, infatti, non sarebbe stata portata in commissione. Di qui il dissenso.
Dimissioni subito respinte dal presidente Mazzoli che ha affermato: "Dell'argomento se ne discuta in commissione. La lealtà di Miccini è nota a tutti. Non accolgo alcun atto di dimissione e chiedo di ritirarle".
Ma evidentemente dovrà essere Miccini a decidere di ritirare o meno le proprie dimissioni. Oppure i diversi consessi, Consiglio e commissione, a respingerle.
Il dato politico è che Rifondazione non è soddisfatta di come stanno andando le cose in Provincia. Dopo la Margherita anche Rifondazione fa la voce grossa, in sostanza.
In Comune intanto si è svolta la riunione di maggioranza. Una riunione interlocutoria, con Gabbianelli particolarmente attento alle esigenze dei partiti che lo appoggiano.
Nel corso della riunione Gabbianelli ha ribadito la volontà di voler continuare a governare con la coalizione al completo. E avrebbe tirato le orecchie a Forza Italia per non aver votato gli equilibri di bilancio.
Le posizioni dei partiti sembrano molto distanti. Con Forza Italia che chiede un rimpasto e lUdc che, per bocca del capogruppo Taborri, non ci pensa neppure.
La riunione - spiega il capogruppo di Forza Italia Fabrizio Purchiaroni - per alcuni versi ci è sembrata positiva. In particolare il sindaco è sembrato molto attento alle nostre richieste. Una cosa è certa: data questa situazione noi non siamo nelle condizioni di partecipare alla vita amministrativa della maggioranza. In ogni caso nei prossimi giorni per risolvere la questione ci sarà una riunione dei partiti a livello regionale. Si dovrà ripartire dal documento politico che ha reso possibile il varo della giunta Gabbianelli. Documento che prevedeva quattro assessori per Forza Italia.
Insomma situazione difficile anche per Gabbianelli.
Serve - afferma il sindaco dopo lincontro di oggi - un aggiustamento di carattere politico. Credo che questo possa avvenire, poiché tutti hanno dichiarato di muoversi nellambito della fiducia nel sindaco. E tutti hanno detto di riconoscersi nel programma approvato dagli elettori. Come portare avanti questo programma, con le rispettive competenze, sarà un problema che una volta risolto a livello politico, potrà essere risolto anche a livello amministrativo.
Come dire che i partiti debbono fare la loro parte. E si attenderà la riunione regionale per capire meglio come andrà a finire.