Senza Filtro - Le forze di opposizione della Casa delle Libertà, guidate dai capigruppo, Antonio Cicchetti (An), Raffaele D’Ambrosio (FI), Rodolfo Gigli (Udc), Vladimiro Rinaldi (Lista Storace) e Fabio Desideri (Dc) hanno abbandonato l’aula per protestare contro i ritardi continui dei lavori del consiglio regionale del Lazio.
“Ormai la misura è colma. - hanno detto i capigruppo nel corso di una conferenza stampa . Si tratta di un atteggiamento oltraggioso che la CdL non ha più intenzione di tollerare. Un comportamento che offende tutti i cittadini del Lazio. I ritardi sono ormai diventati la norma e questi continui rallentamenti si riverberano sulla congruità amministrativa della Regione. Sono mesi che quest’aula non riesce a produrre alcunché, né a legiferare, né a esaminare proposte di leggi”.
Il casus belli di oggi, le quattro ore di ritardo con cui la maggioranza si è presentata a dibattere sulla sanità e sul piano di rientro del deficit, un piano mai sottoposto all’esame della minoranza.
Il consiglio regionale, convocato per le 11, alle 14,30 non era ancora cominciato perché il centrosinistra ha impegnato tutta la mattinata a discutere sulle sue contraddizioni interne in merito al gassificatore di Malagrotta.
“Approfittiamo della presenza di Marrazzo, assente per tre mesi dall’aula, hanno osservato- per denunciare il perdurante stallo della sua maggioranza: anche nelle commissioni l’attività langue ed è mortificante verificare lo stato di lassismo politico che contraddistingue la maggioranza che lo sostiene. Stiamo rasentando un golpe bianco: la maggioranza non governa e vuole impedirci di svolgere il nostro ruolo di opposizione”.
“Peraltro,- hanno concluso i capigruppo della CdL - il dibattito sulla sanità, richiesto per mesi dall’opposizione è stato prima rimandato di un giorno, e poi contingentato in un spazio insufficiente per una materia di tale rilevanza, principale settore d’intervento delle Regioni”.