Senza Filtro - “Mettere le piccole e medie imprese al centro delle strategie di sviluppo per il Pese non è solo una richiesta legittima e doverosa di Federlazio ma anche un punto qualificante del programma sottoscritto dai partiti dell’Unione”. Giuseppe Fioroni, candidato alla Camera nella lista dell’Ulivo, interviene sul documento programmatico elaborato da Federlazio e rivolto a tutti i candidati al parlamento della Tuscia.
“Le istanze sollevate dall’associazione delle Pmi commenta il responsabile per gli enti locali della Margherita sono un vero e proprio grido d’allarme lanciato da chi, da anni, opera nel nostro territorio. Una realtà letteralmente abbandonata da una classe dirigente che ha sostenuto sempre il governo in un’opera di distruzione scientifica delle piccole realtà economiche. Il tutto a discapito dei grandi interessi. Per non parlare poi di quelli personali. Capisco anche il legittimo imbarazzo di chi, non potendo che sottoscrivere le richieste che giungono da Federlazio, non ha delle argomentazioni convincenti che giustifichino l’immobilismo di questi ultimi cinque anni nel Viterbese”.
Sui tanti punti presenti nel documento programmatico, Fioroni si sofferma su due in particolare: il sistema infrastrutturale e il costo e flessibilità del lavoro.
“Sulle infrastrutture continua il deputato della Margherita è chiaro il fallimento del centrodestra, così come è tangibile l’inversione di rotta che in pochi mesi la giunta regionale Marrazzo è stata in grado di dare. Penso ad esempio al Centro merci di Orte. E’ altrettanto evidente che spetterà a noi, una volta giunti al governo, porre rimedio a una situazione di carenza e insufficienza, vero e proprio freno per lo sviluppo della Tuscia. Quanto al costo e alla flessibilità del lavoro, il nostro programma prevede espressamente la riduzione del cuneo fiscale di cinque punti e tutta una serie di misure che vanno nella stessa direzione di quella indicata da Federlazio”.
“Un’identità di vedute, dunque, per un paese e una provincia che chiedono in maniera decisa un cambiamento di rotta. Siamo alla vigilia conclude Fioroni di un passaggio fondamentale per la vita democratica della nazione. In ballo ci sono due concezioni diametralmente opposte di politica economica, di assistenza sociale e di sostegno alle migliori risorse, anche intellettuali e culturali, dell’Italia. Il centrodestra, compreso quello locale, si presenta con un bilancio fallimentare. La provincia di Viterbo, in particolare, vuole dei segnali concreti, noi saremo in grado di darli”.