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Alessandro Mazzoli
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- Un’intervista da manuale. Questa mattina a Palazzo Gentili nei panni di provetti giornalisti gli alunni della V C della scuola primaria ”Alessandro Volta” di Viterbo, accompagnati dalle insegnati Rosa Anna Abbisciano e Maria Grazia Pizzuti. A rispondere alle loro domande il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli. Dopo aver visitato la sede dell’ente, i giovani studenti hanno potuto avere un faccia a faccia, oltre che con il presidente, anche con l’assessore alla Pubblica istruzione Ugo Gigli. Un momento importante per gli scolari, che hanno potuto soddisfare la propria curiosità circa il ruolo e le attività svolte dalla Provincia, dimostrando un grande interesse per l’argomento, visto la pertinenza delle domande fatte.
Ad aprire l’intervista, una domanda sulla prima iniziativa di Mazzoli da presidente della Provincia. “Ho partecipato alle celebrazioni del 25 aprile ha risposto che ricordano la liberazione dell’Italia dal fascismo e l’avvio della democratizzazione del Paese. Il vincolo della Costituzione è il perno attorno al quale ogni amministratore dovrebbe costruire il proprio mandato”.
Si è quindi passati agli aspetti negativi e alle responsabilità dell’incarico. “Sicuramente vanno fatti tanti sacrifici e rinunce riguardo alla vita privata ha spiegato Mazzoli che sono però compensati dalla consapevolezza di poter aiutare gli altri e il territorio che si amministra”.
E ancora l’importanza degli enti provinciali in Italia “Abolirli sarebbe un errore ha spiegato ai ragazzi visto il ruolo di programmazione sul territorio in ambito di politiche del lavoro, ambientali, energetiche e scolastiche, che ricoprono” e la necessità di investire nella formazione per rilanciare il Paese “Viviamo nella società della conoscenza, per cui chi più sa e più è in grado di fare vince sugli altri. Di qui ha continuato il presidente la necessità di investire nell’educazione e nella ricerca”.
Non poteva poi mancare una domanda specifica su cosa fa la Provincia per i bambini e in generale per le scuole della Tuscia. “La nostra attenzione alle giovani generazioni è sempre stata massima ha risposto Mazzoli -. In ordine di tempo l’ultima iniziativa intrapresa è quella che, in collaborazione con il Coni e la Regione, per organizzare iniziative sportive in 43 comuni del Viterbese con meno di 5 mila abitanti. Abbiamo anche avviato da mesi una collaborazione con le associazioni che si occupano dei più piccoli e organizzato iniziative per la pace e la memoria, come il viaggio ad Auschwitz con le secondarie”.
Non sono mancate richieste di chiarimenti sulle iniziative di Palazzo Gentili per la tutela dell’ambiente. “La qualità del territorio è uno dei nostri obiettivi prioritari ha spiegato Mazzoli tant’è che da tempo abbiamo avvito una collaborazione con gli altri enti locali e le associazioni sul progetto europeo denominato “Agenda 21”, che mira al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile, che non abbia cioè impatto negativo sulla natura”.
Una domanda ancora è stata sulla violenza negli stadi, tematica che per gli alunni amanti del calcio era molto sentita. “Quelli avvenuti recentemente sono episodi inqualificabili ha detto Mazzoli -. Lo sport è una passione i cui valori devono essere sempre improntati al rispetto degli altri. Per sconfiggere la violenza bisogna tenere a mente che un avversario non è un nemico e che la vera indole dell’uomo è quella della collaborazione con gli altri”.
A chiudere l’intervista dei baby-giornalisti è stata la richiesta di quali sono le parole chiave dell’azione della Provincia. “Il nostro primo obiettivo ha affermato il presidente - è quello di fornire il Viterbese di infrastrutture adeguate, sia in termini di strade che di ferrovie. Altro scopo che ci siamo prefissi è quello di realizzare opportunità di sviluppo e occupazione, investendo sul nostro patrimonio, che va dall’area industriale di Civita castellana, all’agricoltura, alle bellezze storico-naturali”.
Molto soddisfatto per l’iniziativa anche l’assessore Gigli. “E ‘ un’enorme soddisfazione poter incontrare ragazzi così giovani ha detto ma già interessati alle istituzioni. Simbolo, questo, anche dell’ottimo lavoro che gli insegnati svolgono con loro, spronandoli a incuriosirsi della società che li circonda. Non è la prima volta che apriamo le porte di Palazzo Gentili agli alunni delle primarie. Un’iniziativa che ci ha sempre gratificato: il contatto con i ragazzi è positivo perché permette di rendersi conto dal vivo di quali sono le aspettative dei cittadini più piccoli. Ci auguriamo quindi che le scuole continuino a visitarci, per rafforzare il filo diretto della nostra amministrazioni con i giovani”.