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il sindaco Marconi
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Riceviamo e pubblichiamo - “Marconi ha dimenticato di aver tradito le forze politiche che lo hanno fatto diventare sindaco, scelte dai cittadini di Vetralla.
Si tratta di un ribaltone in piena regola: in un paese democratico, infatti, le coalizioni, unitamente al loro programma, si sottopongono al voto degli elettori.
Non è vero che Marconi ha cercato di fare di tutto per salvare la maggioranza di centro destra.
Appena insediato, già voleva imporre, come assessore esterno, il candidato sostenuto, personalmente ed apertamente, alle elezioni e che, tra l’altro, non era neanche riuscito a far eleggere. I consiglieri del suo partito, regolarmente eletti, sono stati trattati senza il minimo rispetto, creando così scompiglio e malcontento.
Vorrei complimentarmi con lui per le assurde dichiarazioni in conferenza stampa. Ha continuato ad addossare le colpe del suo evidente fallimento amministrativo sulle passate gestioni, parlando di una “situazione ormai compromessa” dalla vecchia maggioranza.
A tal proposito, vorrei porre, al sindaco Marconi, i seguenti quesiti:
Come potrà rimediare a presunti errori della giunta Aquilani con l’ingresso di Marini e Iacomini, che in quella giunta hanno sempre rivestito la carica di assessori, sin dal lontano 1992? Dopo quindici anni di amministrazione, parlano di “treni persi: se ne sono accorti solo ora?
Come mai, tra tutte le dichiarazioni sul bilancio, il sindaco Marconi ha dimenticato che, negli anni passati, il patto di stabilità è stato sempre rispettato e quest’anno, per la prima volta, sotto la sua attenta supervisione, ne siamo fuori?
Perché non la finiamo con le chiacchiere e inviamo i bilanci della gestione Aquilani alla Corte dei Conti, in modo che, una volta per tutte, sia l’organo preposto a chiarire se esistono veramente “situazioni finanziarie compromesse”?
Sono stupito, tra l’altro, per altre due dichiarazioni. La prima, del tutto comica, è arrivare a sostenere che siamo stati noi ad occupare delle poltrone, ma è una frase che si commenta da sola, magari andando a rivedere i risultati elettorali. La seconda, invece, è di una rilevante gravità.
l sindaco Marconi sostiene di aver subito pressioni per mettere in atto una gestione non trasparente. Si rende conto di quello dice? Se così fosse, avrebbe il dovere istituzionale di denunciarlo agli organi preposti.
È inutile trovare scuse, il sindaco Marconi ha tradito la volontà dei cittadini, indossando la casacca della “Casa delle libertà” per porre in atto un vergognoso accordo tra due medici: un accordo già premeditato, alle spalle degli elettori.
Ad essere più maliziosi, ma non me la sento di spingermi così oltre, si potrebbe anche arrivare a pensare che l’operazione abbia ben altre mire.
Per ora, l’unica certezza è che non c’è stato nessun “colpo di fulmine”.
La Margherita, infatti, senza tre assessorati e la presidenza del consiglio, non si sarebbe mai innamorata, a prima vista, di Marconi.
Il problema è che ora, dopo essere stata bocciata alle urne, occupa abusivamente dei posti in giunta.
A cosa conta, allora, il voto della gente?
Giovanni Gidari
Consigliere comunale e provinciale Udc