- Non capisco tutta questa paura all’introduzione del ticket sui farmaci dal momento che la finanziaria nazionale obbliga la Regione Lazio a recuperare 131 milioni di euro, per coprire il 40% dello sfondamento della spesa farmaceutica, e prevede la introduzione automatica del ticket sui farmaci, dopo il 28 Febbraio, con una quota fissa per confezione tale da arrivare alla cifra di 131 milioni di euro, salvo l’adozione di altre misure di contenimento della spesa farmaceutica, sempre però tali da garantire l’integrale contenimento del 40 % dello sforamento.
E’ anche evidente che se la Regione vuole prevedere fasce di esenzione deve introdurre il ticket sui farmaci con una norma di legge altrimenti si applicherà tout court quello nazionale che non prevede esenzioni.
Allo stesso modo ritengo che sia poco corretto da parte di qualche assessore regionale scaricare la responsabilità dei tickets sul pronto soccorso, sulla diagnostica e sul malus per chi non ritira le analisi, sul governo Prodi, che li ha introdotti come strumenti di contenimento della spesa sanitaria proprio perché alcune Regioni non hanno la necessaria omogeneità politica per farlo.
Il governo andrebbe invece ringraziato per aver messo la faccia su provvedimenti impopolari che toccava alle Regioni come il Lazio introdurre per legge.
La competenza in questa materia è tutta delle Regioni ecco perché ritengo sbagliato non assumersi le proprie responsabilità e coprirsi dietro la responsabilità del governo, anche perché se non si volesse veramente applicare il ticket sul pronto soccorso nel Lazio basterebbe approvare una norma che dice che questa misura non si applica nella nostra Regione.
Donato Robilotta
Capogruppo alla Regione Lazio
dei Socialisti Riformisti della Rosa nel Pugno