Riceviamo e pubblichiamo
- Sulla questione dei poteri da attribuire a Roma-Capitale il Consiglio Regionale non può stare a guardare.
Infatti la maggior parte dei poteri legislativi di governo del territorio di cui Roma ha bisogno per essere equiparata alle altre capitali europee sono di competenza della Regione e non dello Stato.
Per cui non può essere una legge dello Stato a trasferire queste competenze alla Capitale bensì una legge regionale di rango Statutario.
Occorre ripartire dalla mozione approvata mesi fa a larga maggioranza in occasione della discussione in Consiglio della norma su Roma capitale prevista dal codice delle Autonomie locali.
La mozione esprimeva forti preoccupazioni per il tentativo del Parlamento di appropriarsi di competenze della Regione e per la norma prevista che sarebbe stata foriera di un conflitto istituzionale senza precedenti. La mozione dava anche mandato al Presidente della Regione insieme al Presidente del Consiglio di costituire una commissione di studio nel merito.
Le elezioni politiche anticipate hanno fatto decadere la proposta del Codice delle Autonomie e quindi anche la commissione di studio prevista dalla Regione. Resta però il problema dal momento che il Parlamento intende legiferare in materia e viene costituita una commissione Attali sulla Riforma istituzionale della Capitale.
Occorre dunque costituire in Regione una commissione consiliare speciale su Roma-Capitale perché il Consiglio Regionale ha tutto il dovere di non farsi espropriare le sue competenze, dire la sua e di dotarsi di strumenti per partecipare al dibattito e prendere le sue decisioni.
Io sono per dare a Roma i poteri legislativi propri dello Stato e delle Regioni dunque per farne una Città-Regione e Città-Stato, ma allo stesso tempo sono rispettoso delle regole e geloso delle competenze Regionali e non permetterò mai al Parlamento di espropriare la Regione delle sue competenze legislative.
Donato Robilotta
Capogruppo alla Regione Lazio di SR-Popolo della Libertà