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Operazione giro d’Italia - Il processo si terrà il 18 maggio
Traffico di rifiuti, tutti rinviati a giudizio
Viterbo - 5 dicembre 2009 - ore 2,00

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Operazione giro d’Italia, decine di rinvii a giudizio.

Ieri mattina si è svolta l’udienza per l’operazione che ha visto la Tuscia capitale del traffico e dello smaltimento illecito di rifiuti speciali.

Tutti gli indagati sono stati rinviati a giudizio per le accuse avanzate dal pubblico ministero all’inizio della vicenda che risale al 2005.

I reati contestati sono quelli di attività organizzata di traffico illecito di rifiuti, falso e gestione illecita di rifiuti.

Le persone coinvolte sono trentasette, di cui cinque viterbesi, e tutte dovranno presentarsi di fronte al giudice nell’udienza che è stata fissata per il 18 maggio. Nel procedimento giudiziario sono un centinaio le parti civili tra associazioni ambientaliste e privati cittadini.

I viterbesi colpiti dal provvedimento sono in realtà quattro, perché, nel frattempo uno di loro è morto e di conseguenza il reato si è estinto.

L'operazione giro d'Italia: ultima tappa Viterbo, così denominata per il percorso che i rifiuti compivano prima di arrivare a Viterbo, è stata coordinata dai sostituti procuratori viterbesi Franco Pacifici e Stefano D'Arma.

In particolare, dalle indagini, i carabinieri avevano individuato un’organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti, che avrebbe avuto la base strategica in alcune cave del viterbese, tra Vetralla, Capranica e Castel Sant’Elia, in cui venivano smaltiti rifiuti prodotti in impianti del Veneto, Lombardia, e soprattutto Milano, Friuli Venezia Giulia e Toscana.

Nella vicenda sarebbero coinvolte anche ditte dell'Emilia Romagna, Umbria e Campania.

In base alle indagini dei carabinieri, è stato possibile scoprire che i rifiuti speciali venivano sottoposti a una sistematica manipolazione e miscelazione, e venivano accompagnati da certificazioni analitiche false, fornite da un compiacente laboratorio di analisi, per poi essere smaltiti nelle tre cave viterbesi.

Il giro d'affari era stato calcolato, sulla base della documentazione acquisita, in due milioni e cinquecento mila euro.


Operazione "Giro d'Italia: ultima tappa Viterbo" - Vasta indagine dei carabinieri - Sequestrate tre cave a Vetralla, Civita Castellana e Capranica
Traffico e smaltimento di rifiuti tossici
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Viterbo 2 maggio 2005 - ore 16,30

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