Donato Antonellis, segretario regionale dell’Anaoo – Assomed ha letto le osservazioni alla bozza di decreto: “il piano – ha dichiarato – si sta facendo a scapito delle strutture pubbliche mentre la sanità privata continua ad essere dilagante su tutto il territorio”.

Le criticità sono state illustrate in diversi punti anche dallo Smi (Sindacato Medici Italiani) tra questi si insiste sulla mancata valorizzazione dell’importo economico del risparmio atteso, derivante dai tagli indiscriminati proposti alla rete ospedaliera e all’assistenza territoriale. Dall’altro canto la Cosmed rileva “importanti incogruenze metodologiche e tecniche”.

A rincarare la dose dell’insoddisfazione è il consigliere Massimiliano Maselli (Pdl): “Le posizioni sono ormai chiare a tutti: la critica generale del piano arriva da associazioni, sindaci e operatori sanitari. E’ il risultato di un piano calato dall’alto la cui stesura non ha previsto confronti.

Ora ci dobbiamo occupare del punto politico e cioè chiedere immediatamente a Esterino Montino (il vice di Marrazzo) una disponibilità chiara al confronto per poter apportare i correttivi necessari, altrimenti questo piano risulterà una mannaia”. Dalla maggioranza interviene il consigliere Giuseppe Mariani (Lista Civica per il Lazio): “ Non voglio rendermi né complice né spettatore passivo di una bozza che l’unico merito che ha è quello di aver conquistato l’unanimità del dissenso. Quella bozza va buttata, è necessario riaprire il confronto e rimettersi a lavoro, questa commissione non può solo recepire i dissensi”.

Richieste di confronto, anche se tardivo, arrivano anche dal consigliere Vincenzo Maria Saraceni (Pdl) e Tomamso Luzzi (Pdl). Mentre il consigliere Enzo Foschi ha parlato di disponibilità al dialogo.

Al termine dell’audizione il presidente Luigi Canali ha dichiarato quanto sia difficile l’accettazione delle novità in materia di riordino: “Ci si preoccupa e si critica senza pensare che non vi è accreditamento istituzionale dal ‘94 e si continua ad andare avanti con le deroghe. Se nel piano vi sono incongruenze ne parleremo venerdì con Montino, affinché il lavoro di questa commissione, come svolto sino ad oggi, sia ascoltato”.