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Consiglio regionale del Lazio
Cresce l’abusivismo, Pisana verso una stretta
Viterbo - 13 maggio 2009 - ore 17,00

- Cambia la natura dell’abusivismo edilizio nel Lazio. E’ quanto ha rivelato l’assessore all’Urbanistica, Esterino Montino, nel corso della tavola rotonda “L’ambiente è COSA NOSTRA” organizzata dalla commissione Sicurezza del Consiglio regionale del Lazio nell’ambito di Forum PA 2009. “Negli anni ’60 e ’70 era un abusivismo di necessità e circoscritto – ha detto Montino – Oggi ci troviamo di fronte ad un fenomeno criminoso, quasi sempre speculativo e di grandi dimensioni”.

Il Lazio, secondo il rapporto “Ecomafie 2009” di Legambiente, è la quinta regione italiana per crimini contro l’ambiente dopo Campania, Calabria, Sicilia e Puglia.

Gli illeciti legati al ciclo del cemento, nel 2008, sono stati – sempre secondo Cristiana Avenali, direttrice Legambiente Lazio – ben 774. L’anno precedente erano 661. Un dato in controtendenza rispetto agli altri reati ambientali del Lazio che sono calati del 20 per cento. Fenomeno cui la Regione, come ricordato dalla presidente della commissione Sicurezza Luisa Laurelli, sta dando risposte concrete con la legge contro l’abusivismo, un ufficio di contrasto e demolizioni esemplari.

Montino ha preannunciato questa mattina un’imminente stretta sul Litorale, riferito dell’inizio degli abbattimenti di manufatti abusivi da parte della Regione. “Accanto all’intervento operativo – ha precisato Laurelli – c’è quello legislativo: all’esame del Consiglio regionale ci sono due proposte di legge, una a tutela dell’Agro romano e l’altro per una commissione speciale sull’abusivismo edilizio”.

Bruno Prestagiovanni, vicepresidente della Consiglio regionale, ha rinnovato la proposta dell’istituzione di un’agenzia regionale che intervenga sul rilascio o diniego delle concessioni a seguito di condono. “Darà certezze al cittadino, recupero urbano e urbanistico.

Taglieremo così le unghie a chi opera nel malaffare”. La testimonianza nel corso del dibattito del comandante provinciale di Roma del Corpo forestale dello Stato, Donato Monaco, ha permesso di comprendere quanto l’abusivismo edilizio non solo danneggi l’ambiente, ma determini anche una concorrenza sleale nei confronti dei costruttori onesti innescando una corsa al ribasso che può influire sulla sicurezza degli edifici.

“Gli interessi della criminalità organizzata in questo settore sono aumentati” ha dichiarato Luigi De Ficchy, procuratore capo a Tivoli e in passato sostituto procuratore nazionale antimafia. Il magistrato ha focalizzato l’attenzione sulle lentezze della giustizia: i criminali si accorgono di rischiare poco e di guadagnarci.

“La maggior parte dei processi di abusivismo termina nel nulla per prescrizione” ha confermato il magistrato Luca Ramacci, che ha posto l’accento sulle difficoltà finanziarie degli uffici giudiziari e ha invocato l’impegno della Regione. Ed in effetti, come ricordato da Laurelli, c’è un progetto sperimentale di collaborazione proprio con la Procura di Tivoli, vale a dire 75 comuni della zona nord-est della provincia di Roma. “Se funziona, spero si possa estendere alle altre province del Lazio”.

Due temi sono tornati spesso nel corso del dibattito – moderato da Vincenzo D’Ambra – che si è svolto alla Nuova Fiera di Roma: infiltrazioni mafiose e responsabilità delle amministrazioni locali. Per contrastare le prime è stato fatto appello agli studenti del “Democrito” di Roma, del “Buratti” di Viterbo e del “Ciancarelli” di Rieti di mobilitare le coscienze: “Non pensate che la mafia non esista, vigilate sugli investimenti strani”.

“L’ambiente – ha detto Giovanni Carapella, presidente della commissione Casa della Pisana – deve essere ‘cosa mia’ per ciascuno di noi. Le logiche mafiose si affermano per inerzie politiche e sottovalutazioni culturali. Dobbiamo cercare di essere tutti dei costruttori di legalità”. “Se si dessero poteri e risorse agli enti locali che sono più vicini ai cittadini – ha detto Francesco Chiucchiurlotto, presidente dell’Associazione regionale autonomie locali del Lazio – e se si incoraggiasse l’associazionismo ci sarebbe un maggiore controllo sociale del territorio”.

Nel corso della tavola rotonda il comandante del Nucleo Operativo Ecologico di Roma, Pietro Rajola Pescarini, ha illustrato compiti e dotazioni dell’Arma dei Carabinieri in tema ambientale. Tra i risultati delle attività di contrasto riportati, nei primi mesi del 2009, sono stati effettuati nel Lazio 113 controlli, 27 sequestri e 13 arresti.

Spazio in convenzione con la Regione Lazio
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