Il piano individua la perimetrazione definitiva della Riserva e gli interventi necessari a garantire la tutela e la valorizzazione dell’area, in particolare delle risorse di interesse naturalistico e storico-paesaggistico.

Prevede, in particolare, azioni per potenziare il sistema museale e ricettivo, valorizzare i siti di interesse archeologico e il paesaggio agrario, sostenere le attività agro-silvo-pastorali.

Indica infine le aree contigue alla riserva (Campo del Porto a nord, parte del territorio comunale di Nazzano a ovest e una porzione del fiume Farfa a sud-est) per promuovere azioni di mantenimento e potenziamento della continuità ecologica e garantire la protezione delle aree interne dalle influenze esterne potenzialmente dannose.

“Il passo che abbiamo compiuto oggi – ha dichiarato il presidente Bucci a margine della seduta – va nella direzione, intrapresa da tempo, di dare maggiore tutela alle aree verdi del Lazio, per recuperare le zone che nel tempo hanno subito una sorta di abbandono e valorizzare maggiormente le aree di pregio ambientale e paesaggistico”.

La riserva di Nazzano, Tevere-Farfa è situata al confine tra le province di Roma e Rieti, nel territorio dei comuni di Nazzano, Torrita Tiberina e Montopoli in Sabina.

Le caratteristiche della vegetazione e la varietà delle specie animali presenti ne fanno un ambiente naturale di altissimo valore, tanto che l’area ricade in parte all’interno del Sito di importanza comunitaria/zona protezione speciale (Sic/Zps) e quindi è sottoposta a specifiche misure di conservazione previste dalle direttive comunitarie.

Per questo il piano di gestione del Sic/Zps è stato incluso in quello della Riserva, al fine di ottenere un unico piano territoriale omogeneo.

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri: Gianfranco Bafundi (Pd), Romolo Del Balzo (FI-Pdl), Giuseppe Mariani (Lista civica per il Lazio), Ivano Peduzzi (Prc) e Mario Perilli (Pd).