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Consiglio provinciale - Dopo oltre un'ora di discussione
Dimensionamento scolastico, arriva l'accordo
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 3 dicembre 2010 - ore 14,45


Federico Grattarola
- Più di un'ora in riunione per arrivare a un accordo.

“Ci sono necessità del territorio – spiega alla ripresa Grattarola (Pd) – il liceo Santa Rosa è l'unico ad esempio che ha titolo a fare sperimentazione musicale, ha un laboratorio, una convenzione attiva, rispetto al Buratti. Questa è una decisione politica. Capisco anche queste esigenze, ma io chiedo che venga proposto anche il Santa Rosa. Decida eventualmente la Regione.

E' la proposta del nostro emendamento.

Per il liceo artistico, meglio sarebbe aprire una sede distaccata del Midossi, risparmiando soldi senza cambiare nulla. Sarebbe tutto gestito dalla sede centrale, anche Viterbo e Civita Castellana”.

Un'osservazione anche da Mirko Luzi (Pd) su una deroga da chiedere alla Regione, per mantenere la media di Civitella d'Agliano. “Sappiamo cosa significa una scuola. Chiuderla vuol dire gravare sul costo di trasporto per il Comune e le famiglie.

Chiedo la deroga, magari trovando un'intesa con i comuni limitrofi. Anche perché in questi anni sono stati investiti soldi su queste strutture”.

Il plesso Corpus Domini di Montefiascone va emendato dal piano. Non va disattivato, perché il numero di alunni è sufficiente. Lo chiede Francesco Bigiotti (Udc).

E' un piano per il territorio. Lo sostiene Gianluca Mantuano (Pdl). “Condiviso - spiega – ma è ovvio che non possiamo accontentare tutti. E' il miglior piano possibile in questo momento, in cui ci viene chiesto di risparmiare. In un confronto partito da giugno e tenendo presenti le indicazioni di legge. E' un buon piano. Andarlo a emendare, quando va approvato entro il cinque, dopo che le parti politiche e sociali, gli amministratori si sono espressi, mi pare difficile.

Non possiamo chiedere le deroghe dove i numeri non ci sono. Chiedo che gli emendamenti siano trasformati in raccomandazioni, insieme ad altre”.

Ma in consiglio provinciale si fa politica e quindi vanno fatte scelte conseguenti. Lo fa notare Angelo Cappelli (Pd). “Vorrei proporre emendamenti, tentando di farli approvare. La Regione li valuterà da un punto di vista tecnico. Ma io voglio rappresentare il mio territorio, facendo il mio dovere”.

Il Pd è diviso. Palozzi ha un punto di vista diverso. “Chi ha seguito le norme facendo a suo tempo i dimensionamenti, oggi si trova in una posizione svantaggiata. Il problema sta a monte, chi ha fatto le leggi. Noi non le facciamo e siamo nella brutta situazione di dover fare il danno minore. Se oggi passa Civitella d'Agliano, domani ce ne sarà un'altra.

Oggi abbiamo un piano, non il migliore, magari migliorabile. Ma le proposte andavano fatte entro il 13 agosto. O quando sono stati convocati tutti i sindaci il 12 novembre. All'epoca non sono state fatte.

Lunedì i sindaci hanno espresso il loro no ai tagli. Ma hanno votato sì”.

Quindi il piano va votato e fatte le raccomandazioni a margine. “Le regole vanno rispettate. C'erano i tempi per fare osservazioni. Quelle proposte oggi all'epoca non c'erano.

Allora, diciamo a chi si è mosso per tempo che il prossimo anno può aspettare fino a quando si viene al consiglio provinciale”. Ma la vicenda Santa Rosa manda su tutte le furie Federico Grattarola (Pd). L'istituto rischia di chiudere, in mattinata c'era la volontà di trovare una soluzione, invece, far decidere alla Regione, può significare mettere in rischio l'istituto stesso.


Consiglio provinciale - Presentato il piano non c'è, però, l'intesa
Dimensionamento scolastico, manca l'accordo
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 3 dicembre 2010 - ore 12,30


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