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Provincia - Il consigliere provinciale Vincenzo Bruni (Pdl)
"Bilancio, colpo di mano della giunta Mazzoli"
Viterbo - 12 febbraio 2010 - ore 4,00

Vincenzo Bruni
Riceviamo e pubblichiamo - Ancora una volta, per fortuna l’ultima, l’amministrazione provinciale di centrosinistra dimostra la propria arroganza e incapacità aministrativa.

Non contenti di avere per cinque anni calpestato regole di correttezza nei confronti della minoranza, approvando i documenti di programmazione economica e finanziaria in maniera ogni volta più “creativa”, gli amministratori della sgangherata maggioranza di centrosinistra riescono ancora una volta a sorprenderci, raggiungendo il culmine nella loro personale interpretazione delle leggi.

Dopo avere, in fretta e furia, senza che nessuno lo avesse preteso, approvato il bilancio di previsione 2010 il 30 dicembre 2009, il presidente Mazzoli e i suoi assessori avevano programmato di cucirsi addosso una variazione di bilancio da approvare in extremis, a fine legislatura, per sistemare gli ultimi sperperi.

Per realizzare questo artificio contabile, ampiamente previsto già nei nostri interventi in sede di discussione di bilancio, hanno pensato bene di utilizzare il bilancio di amministrazione presunto di 510 mila euro (cifra peraltro non certa e pertanto non spendibile) allestendo una “manovrina” da circa 1,2 milioni di euro con cui, tra l’altro, coprire “contributi diretti del presidente” per 80 mila euro, che vanno a sommarsi agli altri 230 mila già spesi nel 2009.

Non contenti della loro creatività contabile, i nostri solerti amministratori hanno pensato bene di tirarla per le lunghe nei tempi, certi della loro forza numerica. Non si sono però resi conto che la loro compattezza, sbandierata per 5 anni, è ormai un ricordo: tra dimissioni di assessori e assenze “strategiche” di consiglieri, la maggioranza di centrosinistra è ormai già un ricordo, tanto è vero che la commissione bilancio convocata appositamente va più volte deserta, i revisori dei conti ricevono la delibera fuori dei termini, il consiglio provinciale convocato lunedì non raggiunge il numero legale per le diserzioni fra i consiglieri di maggioranza.

L’ultimo giorno utile sarebbe stato il 10 febbraio ma la delibera arriva in consiglio priva dei pareri necessari ed allora… ecco il colpo di mano! La giunta approva la variazione di bilancio assumendo i poteri del consiglio, procedura possibile solo per motivi di urgenza ed improrogabilità.

Risultato finale di tanta sapienza amministrativa: una così importante manovra economica è stata adottata con una procedura non giustificabile, privando il consiglio (ormai sciolto visto che sono decorsi i 45 giorni antecedenti il voto previsti per legge) delle proprie prerogative di controllo e, come più volte accaduto negli anni scorsi, ignorando la possibilità della minoranza di esercitare le proprie prerogative.

Non solo: la delibera di giunta dovrà essere ratificata entro 60 giorni e quindi dal nuovo consiglio provinciale e allora…!

Vincenzo Bruni
consigliere provinciale Pdl

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