Uno dei medici che sta effettuando l'autopsia sul corpo di Marcella Rizzello

Fotocronaca - Il padre ascoltato nella caserma dei carabinieri

Fotocronaca - L'Omicidio di Civita Castellana Slide a tutto schermo

Video - Il padre: Io non so nulla

Video - L'omicidio di Civita

Alcune immagini all'interno dell'obitorio di Viterbo dove è in corso l'autopsia

Pasquale Rizzello all'uscita dalla caserma dei carabinieri

Un amico di Francesco Vincenzi

Un'immagine della famiglia

La zia di Marcella in lacrime

Il padre e la zia di Marcella Rizzello con un carabiniere

La villetta in cui è stato consumato il delitto

I carabinieri del Ris al lavoro nella villetta

Il colonnelo Bianchi con il pm Renzo Petroselli

Il carro funebre che ha trasportato il corpo della vittima

Il padre della vittima

L'esterno della villetta

I carabinieri durante i primi rilevamenti

- Il colpo mortale al collo.

Così sarebbe stata uccisa Marcella Rizzello, trent'anni, trovata cadavere tre giorni fa nella sua casa a Civita Castellana.

L'arma del delitto potrebbe essere un coltello da cucina, che però non è stato ancora trovato.

Per maggiori dettagli che aiutino a far luce sull'omicidio, bisognerà aspettare l'esito dell'autopsia, eseguita ieri, 5 febbraio, dai medici legali dell'Università di Siena.

Oltre alla ferita mortale al collo, Marcella sarebbe stata colpita in numerosi punti del corpo, sul quale i medici hanno trovato lesioni varie. Come i tagli all'addome. O al viso. Segni di una colluttazione avvenuta tra l'assassino e la giovane donna, pochi istanti prima di morire.

Al momento nessun nome sarebbe iscritto nel registro degli indagati, nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla Procura.

Gli interrogatori di amici e parenti di Marcella vanno avanti senza sosta. Ieri sarebbero stati ascoltati alcuni dei familiari della 30enne.

Molti degli amici testimoniano di una coppia che si voleva bene e che non litigava. Brave persone, dicono in paese

Il compagno di Marcella, Francesco Vincenzi, è stato interrogato dai carabinieri nei giorni scorsi.

Il suo alibi, come ha spiegato l'avvocato Sergio Racioppa, sarebbe incrollabile, confermato dai carabinieri. Vincenzi era a Viterbo a comprare un maglione, quella mattina del 3 febbraio. Solo una volta rincasato avrebbe trovato Marcella distesa, in un lago di sangue, con la figlioletta di 14 mesi accanto.

La bimba, in stato di shock, è stata subito portata dai nonni e, in questi giorni, è rimasta con loro. Solo ieri pomeriggio ha potuto riabbracciare il padre, andato a farle visita, dopo due intense giornate di interrogatori e confronti con gli investigatori.

Ieri la villetta della coppia in via dei Latini è stata setacciata dagli uomini del Ris di Roma e della sezione investigativa scientifiche del reparto operativo di Viterbo.

Gli uomini del Ris stanno ricostruendo la dinamica del delitto.

Questo pomeriggio a Civita Castellana si terranno i funerali di Marcella Rizzello, alle ore 15 in duomo.

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