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Assassinio di Marcella Rizzello – Insieme al reparto operativo del colonnello Bianchi
Omicidio, continua a indagare Civita
Viterbo - 9 febbraio 2010 - ore 12,30

I carabinieri di Civita Castellana fuori dalla villetta di Marcella
Marcella Rizzello con il compagno Francesco Vincenzi e la figlia Giada
- Omicidio, continuano le indagini dei carabinieri di Civita Castellana.

Nessun passaggio di consegne da un comando all'altro. Le indagini sull'omicidio di Marcella Rizzello, uccisa a coltellate mercoledì scorso, restano in mano ai carabinieri di Civita Castellana, che lavorano insieme al reparto operativo del colonnello Marco Bianchi.

La notizia, riportata nei giorni scorsi dalla stampa, di un trasferimento dell'inchiesta da Civita a Viterbo sarebbe infondata. La stazione locale dei carabinieri non ha mai smesso di indagare sul caso, per tentare di far luce su una tragedia che è ancora oggi un mistero.

Chi ha ucciso Marcella? Perché? Dov'è l'arma del delitto? Sono queste le domande più urgenti che gli investigatori si pongono. E alle quali, almeno per ora, non sono state trovate risposte.

L'ipotesi più accreditata, almeno finora, è che sia stata una persona che Marcella conosceva bene ad accoltellarla alla gola. Un colpo netto che le ha trapassato il collo da parte a parte. Ma per confermarlo bisognerà aspettare i risultati delle analisi ai quali è stato sottoposto il pastore tedesco di Marcella, che nessuno dei vicini, quel mercoledì pomeriggio, ha sentito abbaiare.

Gli interrogatori di amici, parenti e conoscenti di Marcella, intanto, continuano.

Oltre ai familiari della donna uccisa, negli ultimi tre giorni, gli inquirenti hanno ascoltato gli operai che, mercoledì scorso, lavoravano in un cantiere vicino alla casa di Marcella. Ma le testimonianze di questi non avrebbero aggiunto dettagli ulteriori a quelli già raccolti dai carabinieri.

Per ora il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Viterbo resta contro ignoti. Senza che alcun nome sia stato iscritto nel registro degli indagati.


Omicidio di Civita Castellana - La donna potrebbe aver graffiato il suo aggressore per difendersi
Il dna dell'assassino sotto le unghie di Marcella
Viterbo - 9 febbraio 2010 - ore 2,50

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