“Ritengo infatti sbagliato – aggiunge - penalizzare ulteriormente le persone disabili e le loro famiglie che già affrontano, quotidianamente, innumerevoli disagi e difficoltà, comprese le relative spese. Anche l’attività riabilitativa di mantenimento costituisce un diritto costituzionalmente garantito che non può essere assoggettato a una partecipazione economica dell’utente.

Ciò non significa – prosegue Battaglia - che non si possa riprogrammare l’attività assistenziale ridefinendo la quota a carico della sanità e quella di competenza delle politiche sociali, ma si tratta di un processo che deve essere definito con attenzione e concordato con gli operatori del settore, dopo una verifica puntuale dei bisogni riabilitativi e delle caratteristiche di ciascun centro.

Il decreto, oltretutto, è stato adottato in una fase particolarmente complicata della vita dei centri di riabilitazione, già penalizzati da una decurtazione delle rette dell’8 per cento che sta mettendo in seria difficoltà tutte le strutture e rischia di compromettere quantità e qualità dell’assistenza.

Conoscendo la competenza e la sensibilità del commissario di governo – conclude – sono ceto che non si sottrarrà ad un immediato confronto con gli operatori del settore e le associazioni dei disabili e delle loto famiglie per individuare insieme un percorso in grado di offrire stabilità e garantire quantità e qualità delle prestazioni in un settore importante e particolarmente delicato del servizio sanitario regionale”.