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Miranda Perinelli, segretario della Cgil
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Riceviamo e pubblichiamo - Leggo sulla stampa, con grande condivisione, l’articolo e la denuncia di Petroselli, esponente Cisl, a proposito delle dimissioni in bianco, cioè della legge 188/2000, la prima legge abrogata dall’attuale governo.
Sto scrivendo mentre ho già pronti lo zaino e la bandiera della Cgil per andare a manifestare a Roma contro la manovra di 24 miliardi di euro a carico dei più poveri del paese.
Sono anni che denunciamo questo fenomeno come un pericolo per le lavoratrici e i lavoratori, che li rendeva indifendibili di fronte a un licenziamento fatto dall’azienda solo perché costretti a firmare al momento dell’assunzione le proprie dimissioni.
Abbiamo fatto su questo a tutti i livelli pressione affinché lo stato ci mettesse le mani, ossia fare una legge che rendeva impossibili le dimissioni in bianco.
Ci siamo riusciti nel 2007, con il governo Prodi legge proposta da Livia Turco, ma in tutta risposta questo governo appena insediato la prima legge che ha modificato nella sostanza privandola di efficacia è stata proprio la legge 188 sulle dimissioni in bianco, esattamente con un decreto del 30/6/2008. E allora di che cosa si meraviglia Petroselli della Cisl? Siamo purtroppo punto e a capo.
Ho voluto rispondere all’esponente della Cisl perché ritengo che, come vede, non si tratta di essere di una parte politica, si tratta di giudicare nel merito chi ci governa, e allora deve prevalere in tutte le situazioni la coerenza, perché non vedo come, sul territorio o davanti ai lavoratori, si possano dire e sostenere alcune posizioni e poi praticarne altre.
Forse è il caso che le voci dei lavoratori arrivino a chi dirige il sindacato?
Miranda Perinelli Segretario generali Cgil Viterbo
Viterbo - Pesante denuncia del sindacalista Cisl Petroselli
"Lavoro, una giungla senza regole, e persone continuamente minacciate"
Viterbo - 11 giugno 2010 - ore 17,30
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