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Il presidente Marcello Meroi
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- Non manca l'accordo sul revisore dei conti. Mancavano assessori e consiglieri per impegni di natura istituzionale.
Sul consiglio provinciale saltato, interviene il presidente Marcello Meroi per sgomberare il campo dalle polemiche successive al rinvio della seduta al 28 giugno.
“Non manca l'accordo in maggioranza - spiega Meroi – sono mancati per ragioni che già sapevamo e di natura istituzionale, componenti della coalizione”.
Compreso lo stesso presidente, impegnato in incontri programmati da giorni, tra cui uno che riguarda la vicenda precari a palazzo Gentili. Il presidente del consiglio Camilli era a Milano, altri assessori a Roma in Regione, il consigliere Fracassini per il concomitante consiglio comunale.
Tuttavia la minoranza ha letto nella motivazione ufficiale legata agli impegni, un modo per nascondere la vera ragione. Il mancato accordo nel centrodestra sul nome da fare per il revisore dei conti.
“Non è così – ribadisce il presidente – su questo punto l'intesa c'è. Dobbiamo solo stabilire se procedere in un modo o in un altro. Ma ripeto. L'accordo c'è. Potevamo tranquillamente deciderlo la mattina del consiglio provinciale, se fossimo stati presenti. Quindi, nessuna dietrologia”.
Se si sapeva in anticipo, come mai la seduta di consiglio non è stata rinviata? “Avevo chiesto di spostare il consiglio – osserva Meroi – ma ormai, essendo già stato convocato, non era possibile annullarlo”.
Viterbo - Assenti Meroi e il presidente del consiglio Camilli - Prossima seduta lunedì 28 giugno
Salta il consiglio provinciale
Viterbo - 24 giugno 2010 - ore 13,00
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