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Orte - Gli assessori Corradi e Ciocchetti rispondono alle donne del centrostinistra
"Non faremo un calendario osé"
Viterbo - 27 marzo 2010 - ore 17,45

Riceviamo e pubblichiamo la risposta degli assessori Corradi e Ciocchetti al comunicato delle donne ortane del centrosinistra - Leggiamo con dispiacere come alcune sedicenti donne del centrosinistra ortano abbiano intrapreso una battaglia contro la scelta degli assessorati che rappresentiamo di realizzare per il 2011 un calendario per promuovere il territorio ortano e l’immagine del Comune di Orte, utilizzando come soggetti alcuni luoghi turistici associati alla presenza di ragazze di Orte.

Vorremmo conoscere a una a una queste donne del centrosinistra, che invece si celano dietro una sigla che dice tutto non dicendo niente, per rassicurarle circa il buon fondamento di un’operazione di promozione e marketing del territorio che non nuoce né nuocerà alle giovani generazioni femminili di Orte.

L’occasione per queste donne (che più che del centrosinistra ortano ci sembrano dell’oscurantismo e del pessimismo ortano) di non aizzare la polemica purtroppo è passata invano.

E sì che la scelta di operare in connessione tra l’assessorato alla Comunicazione e quello al Turismo (e anche alle pari opportunità – delega in passato mai esistita in Comune) ci sembrava in pratica già una garanzia del rispetto di scelte né sessiste né sessuofobe per questa nostra modesta iniziativa.

Già perché l’idea di un calendario ortano non è la sola né la più efficace risposta all’esigenza di promozione e pubblicità di un territorio ai turisti. E collegarla alla crisi del lavoro femminile, all'attenzione al mondo della cultura, dello sport o dello studio che ci viene contestato di non prestare, è l’ennesimo tentativo di fare opposizione politica non conoscendo la realtà dei fatti, cosi tanto per parlare senza informarsi.

Sapere ad esempio che è stato realizzato a dicembre scorso dall’ufficio informagiovani e comunicazione il calendario 2010 prendendo a soggetto proprio l’associazionismo sociale, culturale e sportivo, poteva essere un utile elemento per non parlare a vanvera.

Sapere che, pur non essendo una completa novità nelle politiche di promozione turistica, erano comunque decenni che l’amministrazione non realizzava un calendario in proprio, poteva calmare un po’ queste donne agitate.

Sapere che l’amministrazione sta impegnando infinite risorse per promuovere il territorio comunale, le sue bellezze, i meriti di tante associazioni che operano per rilanciare il cinema, lo sport, la cultura e il territorio (vedi la “prima volta” della messa della domenica su Rai 1, il servizio di “Sereno Variabile”, gli investimenti per nuovi strumenti di promozione, per inserzioni e pubblicità su TV e carta stampata), avrebbe sicuramente evitato a queste signore di pensare che un territorio ricco come Orte possa essere promosso attraverso il solo strumento del calendario.

Sapere che non è nostra intenzione realizzare un calendario con modelle desnude al sole, quanto invece un calendario con ragazze in abito medievale con tanto di vestiti e trucco d’epoca, avrebbe fatto evitare a queste gentili signore di pensare che è il mondo dell’apparire, del Grande Fratello o di Vallettopoli quello che vogliamo imitare.

Sapere che questa operazione altro non è che un gioco (e l’uso di facebook ne è esemplificativo) per coinvolgere quante più giovani possibile per lanciare all’esterno un’immagine fresca e nuova di un territorio che sta rinascendo, avrebbe evitato a queste seriose donne, che immaginano un mondo triste, di nascondersi altezzose dietro il vessillo della meritocrazia applicata alle donne dall’alto di un pulpito in cui il giudizio sommario e antimeritocratico è proprio il loro.

Sapere che gli assessorati che ci onoriamo di curare hanno a disposizione numerosi altri esempi di attenzione al sociale, ai giovani, alle donne e al merito soprattutto, avrebbe permesso a queste signore del centrosinistra di non suggerire alle giovani donne di Orte di prendere distanza dal calendario, confondendole con problemi di tutt’altra natura, lavoro, precariato, disoccupazione.

Poi però nasce spontaneo chiedersi se queste donne del centrosinistra in scena non abbiano i consueti uomini dietro le quinte che le relegano però a rango di misere ancelle della politica, disconoscendo il valore effettivo della donna, mercificando il loro ruolo, per un ben più sciatto tentativo di sfruttarle per giochi politici o per affari, in campagna elettorale e non.

Anche l’idea che tutto ciò che è colore, novità, modernità sia appannaggio del centrodestra ha fatto si che negli ultimi anni il Berlusconismo diventasse filosofia dominante, quando invece bisognerebbe provare ad aprirsi a strategie audaci di comunicazione che però con il Berlusconi-pensiero non hanno nulla a che vedere.

Consigliamo a queste signore di andare a cercare il rispetto per le donne tanto reclamato, nella reale applicazione delle quote rosa nei loro partiti, nelle modalità di selezione per lavoro o altro da parte di alcuni farfalloni della politica, nelle alcove di politici come Marrazzo o Frisullo, come Berlusconi o Bertolaso, presi a caso in modo bipartisan. Lì troveranno le vere risposte che noi con il nostro umile calendario non abbiamo mai pensato di dare.

Alle giovani e ai giovani di Orte che vorranno o non vorranno partecipare diciamo con orgoglio che l’amministrazione comunale è seria, ma non seriosa, è aperta a idee nuove e nel realizzarle vi rispetterà sempre.

Gli assessori Corradi e Ciocchetti - Comune di Orte


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