| I cassonetti davanti al tribunale |
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Riceviamo e pubblichiamo - Non capisco perché ci si debba accanire contro l'amministrazione comunale per una situazione di abbandono di rifiuti da parte di cittadini incivili.
Un inconveniente tra l'altro subito eliminato.
Non voglio entrare nell'aspetto tecnico riguardante il posizionamento dei cassonetti, ormai diventato tema di grande attualità: ogni cittadino giustamente li pretende, ma possibilmente non sotto casa propria, meglio sotto quella del vicino.
Sono frequenti le discussioni tra chi ha visioni contrastanti sui diversi luoghi di posizionamento.
È competenza dei tecnici del Cev spostare i contenitori per rendere più efficace e razionale la raccolta dei rifiuti.
In una strada secondaria e quindi meno esposta all'attenzione dei passanti, ritengo sia più frequente l'abbandono selvaggio di rifiuti di ogni genere e dimensione; diversamente in una zona più centrale, i cittadini “distratti”, anziché correre il rischio di essere sanzionati o semplicemente colti in flagrante dai passanti, saranno più propensi a contattare lo 0761-3038 per il servizio di ritiro gratuito a domicilio, o a recarsi direttamente presso l'ecocentro nei pressi della Volpara.
L'amministrazione comunale, molto impegnata in questo delicato settore, è in procinto di approvare un nuovo ecocentro già finanziato sulla Tuscanese.
Entro il mese di novembre inoltre partirà una grande campagna di sensibilizzazione e di preparazione alla raccolta differenziata domiciliare nel centro storico, che comporterà l'eliminazione dei cassonetti.
Sono certo che tali iniziative, con la collaborazione di tutti i cittadini, faranno diminuire l'abbandono indiscriminato dei rifiuti.
Giovanni Arena
Assessore ai Lavori Pubblici e all'Ambiente
Caro assessore, ma lei dove vive?
Sulla Luna? Se vive in città come tutti noi, come fa a dire che il problema è risolto quando già ieri sera l'immondizia era di nuovo fuori dai cassonetti in via Falcone e Borsellino.
E non si tratta solo di inciviltà, ma anche della non adeguatezza del numero di cassonetti rispetto alla popolazione. Se i cassonetti sono strcolmi che deve fare il cittadino?
Non osiamo neppure porre la questione sui binari corretti della raccolta differenziata porta a porta, come ha fatto nei giorni scorsi il sindaco di Corchiano Bangasi Battisti, crediamo che questa amministrazione non capirebbe neppure di cosa si sta parlando.
Diciamo solo che a forza di star rinchiusi nel vostro Palazzo non vi siete accorti che l'asse centrale di Viterbo si è spostato al Riello e quei tre cassonetti miserabili e antigienici (sono sempre stracolmi) non basterebbero neppure per tre palazzine. E sono posizionati in un'area pericolosa dove non c'è neppure lo spazio per una persona che butta i sacchetti, senza rischiare di essere schiacciato da un'auto.
E ci viene a dire perché investiamo il comune del problema?
Ma ci faccia il piacere!
Se non riuscite a gestire neppure la monnezza di cosa vi occupate in Comune?
Carlo Galeotti
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