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Corsa alla segreteria Pd - Alessandro Dinelli dopo l'intervento di Arnaldo Sassi sulle candidature
"Lavorerò di polmoni per il partito"
Viterbo - 31 ottobre 2010 - ore 3,10

Alessandro Dinelli
Riceviamo e pubblichiamo - Caro Arnaldo Sassi, ho letto con attenzione e interesse il tuo contributo relativo al congresso del Partito democratico.

Inutile dire che si tratta di un’opinione legittima e assolutamente rispettabile, che poggia su una ricostruzione dei fatti e su una diagnosi in alcune parti condivisibile.

Il Pd della provincia di Viterbo ha certamente bisogno di navigare verso altre rotte, evitando di incagliarsi nelle secche della propria autoreferenzialità e dell’eterno scontro interno come è avvenuto, in larga parte, fino ad oggi.

Ha bisogno di un pensiero forte e di gambe robuste. Progetto e capacità organizzativa. Ha bisogno di essere un corpo vivo e non un vaso di Pandora in eterna ebollizione.

Più di ogni altra cosa, deve e può essere veicolo di cambiamento e trasformazione, affrancando la politica dalla sua deteriore accezione di fredda pratica quotidiana per rimetterla al suo posto, quello di macchina del futuro, pensiero al servizio della comunità, impegno di avanzamento, progresso ed equità sociale.

Per fare questo non credo servano virtù eroiche e men che meno condottieri senza macchia, che hanno, a loro dire, combattuto e predicato invano.
Ai blocchi di partenza di questo congresso, credo sia difficile attribuire preventive patenti di trasversalismo ed estraneità antropologica a certi schemi di appartenenza.

Basta riavvolgere il nastro di qualche mese, o forse, di qualche giorno, o non riavvolgerlo affatto, per averne la conferma.
Ritengo che questo partito abbia bisogno di idee prima di tutto. E di dirigenti che lavorino di polmoni, alzandosi spesso sui pedali, preoccupandosi di tenere al proprio fianco un gruppo affiatato e motivato.

De André dice (lui sì dall’alto della sua grandezza) di avere poche idee, ma in compenso fisse. Nel mio infinitamente piccolo, credo di avere qualche idea e naturalmente non fissa (seppure convinta) e proprio perché tale sono interessato a metterla a disposizione.

Non ho ovviamente la pretesa (sarebbe ridicolo) di indossare il manto di uomo al di sopra di ogni sospetto ed estraneo agli errori compiuti. Proprio perché ho questa consapevolezza, sono pronto ed interessato a sottoporre a critica la storia che abbiamo scritto fino ad oggi, nel bene e nel male, tutti insieme.

Lo voglio fare senza abiure tardive e di maniera e senza sventolare immacolate lenzuola (chi ce le ha?). Lo voglio fare per costruire una nuova prospettiva, per andare oltre, per essere utili agli altri e non a noi stessi.

Farò il mio congresso parlando di acqua, rifiuti, ambiente, energie rinnovabili, sviluppo, infrastrutture, diritti, democrazia interna ed esterna, parlando di un partito che può diventare forte e riconosciuto perché forte e riconosciuto è il suo patrimonio irrinunciabile: iscritte/i, elettrici ed elettori, circoli.

Lo farò con umiltà ed abnegazione, lavorando sui polmoni ed alzandomi spesso sui pedali e mai sul piedistallo.

Alessandro Dinelli
Candidato alla segreteria provinciale del Pd


Pd - Sassi fa coming out
Panunzi? A me me piace
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 30 ottobre 2010 - ore 2,40


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