Selvaggini e i suoi legali dopo il confronto in Procura
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Ferdinando Selvaggini
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L'avvocato Riccardo Micci
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L'avvocato Serena Celestini
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- Sanna sotto torchio, "risparmiato" Selvaggini.
Si è concluso poco prima delle 19 l'interrogatorio in Procura di Patrizia Sanna e Ferdinando Selvaggini, i due dipendenti della Asl arrestati per corruzione aggravata.
La prima a comparire davanti ai pm Stefano D'Arma e Fabrizio Tucci, ieri pomeriggio, è stata la Sanna, direttrice del servizio informatico della Asl Roma H.
Un confronto lungo con i pubblici ministeri, che l'avrebbero tenuta in Procura per almeno tre ore.
Più breve il colloquio con Selvaggini, iniziato alle 18 e terminato quaranta minuti dopo.
I magistrati hanno voluto approfondire i rapporti tra i due dipendenti Asl e l'ex presidente del cda della Isa Alfredo Moscaroli, arrestato a dicembre, insieme a Selvaggini, sempre per corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri del proprio ufficio.
Secondo le indagini dei pm, Selvaggini e la Sanna avrebbero percepito tangenti da Moscaroli, a patto che assicurassero alla società, attiva nel settore informatico, appalti a procedura negoziata per forniture e servizi. Accuse che Selvaggini, tornato da mesi in libertà, ha rispedito al mittente.
"Il mio cliente aveva già chiarito la sua posizione - spiegano gli avvocati Riccardo Micci e Serena Celestini, difensori dell'ex dipendente del Ced della Asl -. E dal confronto di oggi non sembrano essere emerse novità. Tant'è vero che non è durato per più di quaranta minuti. Ora, non resta che rimanere in attesa di ulteriori sviluppi. Aspettiamo di conoscere gli atti e di sapere se i pubblici ministeri vorranno nuovamente ascoltare Selvaggini. Ma, probabilmente, decideranno di concentrare la loro attenzione più sulla Sanna e su Moscaroli, che oggi non si è presentato".
L'imprenditore, che sarebbe dovuto comparire anche lui davanti ai magistrati, ha dato forfait inaspettatamente per problemi di salute e chiesto un rinvio, tramite i suoi legali Marco Russo e Luca Mecarini. Che tendono a precisare: "Quella di Moscaroli non è una scappatoia. Il suo stato di prostrazione fisica e psicologica gli ha impedito di presentarsi in Procura. Ma, per il prossimo futuro, non ci sottrarremo di certo a un confronto con la magistratura".
Tribunale - Gli avvocati dell'imprenditore hanno chiesto un rinvio, per problemi di salute
Inchiesta Asl, Moscaroli assente al confronto
Viterbo - 20 settembre 2010 - ore 16,50
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