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Profughi - Presentato a Montefiascone, dagli assessori Forte e Santucci, il progetto regionale di inclusione sociale
Nessun arrivo, ma è pronto il piano d'accoglienza
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 10 maggio 2011 - ore 19,35


Gli assessori Forte e Santucci
- Profughi a Viterbo, c'è un piano, ma piano coi numeri.

A Montefiascone sono ventisei quelli ospitati nella struttura dei Cappuccini, altri non ne sono previsti.

Tutti i numeri finora circolati, al massimo si possono giocare al lotto. L'assessore provinciale Gianmaria Santucci mette un punto fermo sull'accoglienza degli extracomunitari nella Tuscia e lo fa proprio sul colle falisco, raggiunto non in barca, ma più comodamente in auto. E per dare più peso all'incontro, è insieme al suo collega ai Sevizi Sociali della Regione Lazio, Aldo Forte.

“Non sono previsti nuovi arrivi – spiega Santucci – finora in Italia ci sono due tipi d'ingressi. Il primo è rappresentato da clandestini arrivati prima del cinque aprile con un permesso di sei mesi e sono quelli ospitati qui. Non ne sono previsti altri.

Poi ci sono quelli che chiedono asilo politico per ragioni come la guerra in Libia. Ma pure in questo caso, non ne arriverà nemmeno uno. Non abbiamo strutture, perché un conto è una casa d'accoglienza per un breve periodo, altro è predisporre una permanenza lunga, attualmente noi non siamo in grado d'ospitarne”.

Nel caso in cui dovessero arrivare in Italia cinquantamila migranti, al Lazio ne spetterebbero 4936, con il criterio di mille ogni milione di abitanti. Quindi nella Tuscia spettano trecento profughi (per ora virtuali) al massimo.

La Regione comunque ha un piano. Di accoglienza e inclusione. “Apriremo bandi rivolti a enti locali, associazioni di volontariato, cooperative e ipab – anticipa l'assessore Forte – per chiedere chi è disposto a ospitare rifugiati, offrendo accoglienza e formazione professionale, con una prospettiva d'inserimento lavorativo.

La Protezione Civile prevede un rimborso giornaliero di quaranta euro a rifugiato. In passato ci sono state esperienze positive. A Rieti un gruppo di afghani ha iniziato la produzione di birra. L'impresa oggi si mantiene con la vendita e il cinque per mille, dando lavoro a undici operatori”.

La modalità d'inserimento nel territorio è chiara. “Nei prossimi mesi – continua Forte – se dovessero arrivare, queste persone saranno portare dove ci saranno richieste, in piccoli gruppi, non a centinaia, ma garantendo l'inserimento nel tessuto sociale. In modo che siano una risorsa. In determinati settori c'è bisogno anche di manodopera in mansioni che nessuno vuole svolgere”.

Al commissario del comune di Montefiascone è toccato gestire l'arrivo dei ventisei immigrati. “Tutto si è svolto – spiega – senza problemi”. E siccome ripetere giova, Santucci fa un bis a fine conferenza.

“Non si possono lanciare messaggi terroristici – spiega l'assessore provinciale – dire che ne arrivano ottocento sul lago di Bolsena, vuol dire mettere in ginocchio l'economia locale. Solo Regione, Prefettura e Provincia sono a conoscenza dei fatti, nessun altro. E come è capitato a Montefiascone, tutto viene definito all'ultimo. La struttura è stata avvisata poche ore prima”.

I ventisei ospiti della casa d'accoglienza Raggio di Sole sono gli unici nella Tuscia.

Sono liberi di muoversi e andare dove vogliono, avendo un permesso. Tra loro, soltanto uno parla abbastanza bene l'italiano e un altro, invece se la cava molto bene in cucina.


Montefiascone - Presentato dagli assessori Forte e Santucci il progetto regionale di inclusione sociale
Migranti, per loro un'accoglienza qualificata
Viterbo - 10 maggio 2011 - ore 19,00


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