 |
|
Angelo Allegrini
|
|
|
|
Riceviamo e pubblichiamo - Caro direttore, voglio dire la mia sulla questione sollevata dal doloroso appello del signor Volpato.
Non è possibile infatti che in una nazione che si considera civile come la nostra si sia costretti a chiedere aiuto ai giornali per vedere riconosciuti diritti vitali e imprescindibili come quello di una pensione che, nel caso degli invalidi, viene erogata come forma di sostentamento economico che consente di sopravvivere a chi non può mantenersi da solo.
È una questione sulla quale sono intervenuto solo pochi giorni fa, in occasione della presentazione del laboratorio Nuova Polis, citando il caso di mia cognata che nel frattempo, dopo sette mesi, si è finalmente avviato a conclusione e, che prima di me è stata denunciata dal responsabile dell'associazione La fattoria di Alice, Vito Ferrante e dal presidente delle Acli, Renzo Salvatori.
Un vero e proprio scandalo che, regolarmente e proceduralmente, in occasione del controllo temporaneo e programmato sin dal precedente verbale di riconoscimento di invalidità, vede trascorrere sei, sette, otto, quasi nove mesi, come nel caso del signor Volpato, senza che la pensione venga più erogata.
Occorre che chi ha responsabilità intervenga immediatamente per porre rimedio ad un problema che ne genera molti altri.
Se gli impiegati di Asl e Inps non possono far niente, intervengano allora il direttore generale Pipino e il direttore provinciale Siddi e se loro non si muovono o non hanno strumenti idonei, si diano da fare i nostri otto onorevoli Parroncini, Battistoni, Gigli, Marini, Allegrini, Fioroni, Ferranti e Sposetti.
In fondo mi pare che siano, con precisa regolarità, ben pagati anche per far questo.
Angelo Allegrini
Lettere al direttore - L'appello disperato di Gian Paolo Volpato - Secondo l'Inps la Asl non avrebbe inviato un verbale di visita
Sei mesi di ritardo per l'indennità di una bimba invalida
Viterbo - 28 marzo 2011 - ore 2,15
|
- 
