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Un lungo sms alla mamma. Poi il lancio nel vuoto.
Le sue ultime parole Linda Bourkkache le ha rivolte alla madre Zaia, per cercare di spiegarle il suo malessere.
Lo stesso che le ha fatto decidere di morire a 16 anni, gettandosi da una finestra al sesto piano dell'ospedale Belcolle.
“Io non è che non voglio affrontare i miei problemi – ha scritto Linda nel messaggio -. Io voglio solo vivere da sola e in pace e sicuramente qualcuno lassù saprà accogliermi.
Tu non piangere, non ti disperare, perché io sarò sempre accanto a te. Voglio amare e vivere, ma più mi guardo in giro e più è la rabbia che mi sale. Non è facile stare al mondo. Almeno per me non lo è. E' vero, bisogna essere forti e affrontare tutto.
Ma io in fin dei conti non lo so, forse sto sbagliando, però c'è qualcosa che mi manca, l'affetto di qualcuno.
E' un anno che chiedevo a Dio di portarmi con lui perché anche quando credevo di stare bene alla fine mi rendevo conto che non stavo bene nemmeno con me stessa. Ma come si fa a stare bene con se stessi?
Io non sono così forte. Non ho paura di papà. Non ho paura di nessuno. E' solo che tutti i sogni che ho non si realizzeranno mai...”.
Il suo messaggio disperato Linda lo ha inviato alle 8,53 di giovedì mattina. Pochi minuti dopo era riversa sul tetto dell'ex pronto soccorso, circondata dai vigili del fuoco, che sono arrivati solo più tardi. Quando la ragazzina aveva già fatto un volo di oltre 20 metri dalla finestra dell'ospedale.
La mamma, intanto, era andata a prendere un appuntamento da uno psicologo. Sapeva che Linda non stava bene e sperava di poterla aiutare. E invece lei aveva già deciso.
Probabilmente lo sapeva già dalla sera prima quando, parlando con la sua amica Luisa che le aveva detto: “Ci vediamo domani”, Linda aveva risposto che, forse, per lei, non ci sarebbe stato un domani.
Per quanto la ragazzina abbia cercato di spiegare le sue ragioni, amici e parenti non riescono a darsi pace.
Linda era libera. Il fatto che i suoi genitori, originari dell'Algeria, fossero musulmani, non le aveva mai impedito di partecipare alle processioni religiose, o ai concorsi di bellezza.
Aveva solo due anni quando la sua famiglia si trasferì in Italia. Era normale che si sentisse italiana. Per poterlo essere a tutti gli effetti, però, avrebbe dovuto aspettare la maggiore età. Quando avrebbe ottenuto la nazionalità italiana e realizzato uno dei suoi desideri più grandi: entrare in Accademia e poi nell'Arma. Un sogno che, purtroppo, non potrà più avverarsi.
I funerali di Linda si terrano giovedì 12 o venerdì 13 novembre, in Algeria. La ragazza sarà sepolta nel cimitero di Boudjma, in Kabilia.
I suoi amici siciliani hanno organizzato una giornata in suo ricordo, venerdì 13, con una messa nella Chiesa Madre Di Valguarnera Caropepe a Enna.