:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Gallery| TwTv| Corriere2000|




Tribunale - Sentenza di primo grado
Disastro ferroviario, tre condannati e tre assolti
Viterbo - 20 maggio 2011 - ore 19,00


Giuliano Migliorati, avvocato di parte civile della moglie di Proietti
Il sostituto procuratore Stefano D'Arma, pubblica accusa al processo
Il presidente del collegio giudicante, Italo Ernesto Centaro
- Tre anni e sei mesi a Gennaro Maranzano. Tre anni a Claudio Camillo e Umberto Montanari.

Queste le condanne inflitte dal Tribunale di Viterbo, collegio presieduto da Italo Ernesto Centaro (a latere Franca Marinelli e Salvatore Fanti), a tre dei sei imputati per il disastro ferroviario di Pian Paradiso.

L'incidente costò la vita al macchinista Alberto Proietti, 44enne di Magliano Sabina, e al capotreno Angelo Fantera, 36enne di Civita Castellana. Entrambi a bordo del treno Roma-Viterbo che, il 13 dicembre 2003, si scontrò con un carro gru, dopo aver imboccato un binario morto.

Assolto per insufficienza di prove Enrico Menicacci e con formula piena Maurizio Lombardini e Rodolfo Ronconi.

I condannati dovranno versare alle parti civili risarcimenti compresi tra i 100 e i 150mila euro, più 35mila euro per le spese di costituzione e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici.

La sentenza di primo grado è arrivata dopo una camera di consiglio di oltre tre ore.

La terna giudicante ha parzialmente confermato le richieste del pm Stefano D'Arma, che, nel complesso, aveva chiesto 17 anni e 8 mesi di reclusione per i sei imputati, accusati a vario titolo di disastro ferroviario e omicidio colposo plurimo.

In particolare, il sostituto procuratore aveva chiesto tre anni e sei mesi per Gennaro Maranzano, ex direttore di esercizio della Metro Roma; tre anni per il capo-operaio Enrico Menicacci, per il dirigente del servizio ferroviario tratta Roma-Viterbo Umberto Montanari, per il dirigente degli impianti e degli armamenti Maurizio Lombardini e per il responsabile del servizio di prevenzione e protezione Claudio Camillo. Due anni e due mesi, infine, chiesti per Rodolfo Ronconi, coordinatore della gestione amministrativa del personale.

L'udienza conclusiva del processo si era aperta con la discussione dell'avvocato Nicola Pisani per Claudio Camillo.

Sono poi seguite le repliche del pm, dei legali di parte civile (Luca Conti per il padre, la madre e il fratello di Proietti e Giuliano Migliorati per la moglie) e delle difese.

Interventi andati avanti per oltre due ore, finché alle 15 circa, il collegio non si è ritirato in camera di consiglio per deliberare.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.


Processo disastro ferroviario - I parenti delle vittime: "Mai visto quei soldi"
"Ma quali 800mila euro?"
Viterbo - 8 aprile 2011 - ore 18,30


Tribunale - Questa mattina nel corso della requisitoria di D'Arma
Disastro ferroviario di Civita, chieste le pene
Viterbo - 25 febbraio 2011 - ore 16,30


Tribunale - Ascoltate in aula tre delle persone alla sbarra per disastro e omicidio colposo
Disastro ferroviario di Civita, parlano gli imputati
Viterbo - 28 gennaio 2011 - ore 16,10

Processo - Udienza rinviata al 3 dicembre
Disastro ferroviario di Civita, in aula i consulenti
Viterbo - 13 novembre 2010 - ore 4,10


Viterbo - Nell'incidente a Civita Castellana morirono due macchinisti
Disastro ferroviario, in tribunale parlano gli operai
Viterbo - 7 ottobre 2009 - ore 8,15


Viterbo - Processo al via - Nell'incidente morti macchinista e capotreno
Disastro ferroviario, sei gli imputati
Viterbo - 8 ottobre 2008 - ore 9,40


Copyright TusciaWeb - Chi siamo
Condividi
-