Marcello Meroi - autovelox

- L’emendamento Meroi per impedire alla polizia municipale di usare gli autovelox su strade extraurbane principali, ha riscosso in questi giorni l’attenzione di tutti i media nazionali, anche se poi l’assenteismo dei senatori non ha permesso la conversione del decreto.

Meroi ha promesso però di voler comunque continuare la sua azione per vedere una norma che definisce di “ buon senso “, inserita nel codice della strada.

Perché ha condotto questa quasi crociata contro l’autovelox delle amministrazioni locali?
“La normativa specifica è chiarissima. Le polizie locali hanno, per definizione espressa del codice, funzioni di carattere territoriale. Non è dunque corretto che le amministrazioni, solo perché hanno all’interno del proprio territorio tratti di strada definita extraurbana e di fatto del tutto autonoma ed indipendente dalla viabilità cittadina, collochino questi strumenti per fare cassa.
Tutti gli esponenti intervenuti nel lunghissimo dibattito in aula sul mio emendamento hanno ammesso questo malcostume. E tutti hanno condiviso la mia tesi. Ma l’opposizione ha poi votato contro l’emendamento che è stato però approvato con il voto della maggioranza ed anche di alcuni colleghi del centrosinistra che si sono espressi a titolo personale.
Preciso che, quando due anni addietro in commissione trasporti predisponemmo il primo testo delle modifiche al codice e alla patente a punti, ci trovammo concordi sull’opportunità di ribadire in una risoluzione unanimemente votata, che la cassa con gli autovelox non si sarebbe potuta fare”.

Ma è vero che così diminuiranno i controlli e quindi la sicurezza sulle strade?
“Assolutamente no. La mia proposta non ha inteso allentare i controlli, ma solo farli eseguire legittimamente e secondo l’esatta interpretazione voluta dal legislatore. Il controllo e la relativa sanzione debbono essere seri e giusti, non vessatori. Oggi si assiste a controlli sulla velocità fatti con auto private e con servizi in concessione dati a società. Questo è contrario alla legge che prevede che solo chi ha funzioni di polizia giudiziaria possa comminare sanzioni. Saranno gli altri organi di polizia a vigilare su strade extraurbane. Ad ognuno il suo compito. Ho concluso il mio intervento in aula dicendo che per legge gli enti locali applicano quali tasse Ici, Irap e Tosap, ma non la tassa sull’autovelox”.

Dopo la decadenza del decreto cosa succederà?
“Il vice ministro Tassone ha promesso di ripresentare il decreto che tra l’altro conteneva la norma sulla restituzione dei punti indebitamente sottratti secondo l’ultima sentenza della Corte Costituzionale. Dato che i tempi sono ormai molto ristretti è probabile che le parti più qualificanti verranno introdotte all’interno della manovra finanziaria. Abbiamo convenuto con Tassone di vederci a Roma i prossimi giorni per vedere di salvare più punti possibile ed Alleanza nazionale ha già ufficialmente richiesto la riproposizione dell’intero testo. Se sarà possibile rivoteremo l’intero decreto o le sue parti più valide.Se al contrario non potremo recuperare l’emendamento, lo trasformerò in una proposta di legge”.

Ma è vero che tanta gente si è complimentata con lei per questa proposta ?
“Sì, ed è stata una grande soddisfazione. Dopo pochi minuti dall’approvazione dell’emendamento mi hanno chiamato Ansa, Il Sole24ore, Giornale, ho fatto una diretta radiofonica su Caterpillar a Radio 2 e sono andato sul Tg di La7. Oltre ad avere citazioni su tutti i maggiori quotidiani.
Ma la cosa più bella sono le decine di mail della gente comune, di tanti automobilisti e di tanti cittadini. Ho risposto a tutti ed ho conservato i tanti messaggi di coloro che si definiscono elettori di sinistra che hanno voluto ringraziarmi. Li ho fotocopiati e li regalerò a quei colleghi di opposizione che avevano criticato la mia proposta. Chissà che nella prossima votazione sull’autovelox non cambino idea”.