Senza Filtro -Il recente articolo, pubblicato dalla stampa locale riguardante le apparecchiature per il controllo delle infrazioni al passaggio col rosso installate presso l'incrocio di via Pietrare, è un buon esempio di come scarsa informazione e approssimazione nel diffondere "notizie" a volte possa risultare inutile e, forse, dannoso proprio nei confronti di quella collettività che, con tutte le buone intenzioni, si cerca di tutelare.
Per questo motivo riteniamo utile fornire alcune precisazioni.
Innanzitutto l'apparecchiatura in questione non è una telecamera, bensì una fotocamera che scatta due immagini per ogni infrazione. Quindi il sistema non riprende ogni veicolo che passa sull'incrocio, ma "immortala" solo chi prosegue la marcia nonostante la luce rossa.
Inoltre, sempre per tutelare la privacy delle persone, i fotogrammi scattati rimangono in archivio presso il comando di polizia locale e sono consegnati, a richiesta, al solo proprietario del veicolo.
Il sistema utilizzato nell'incrocio di via Pietrare, è del tipo Traffiphot III SR, debitamente omologato dal ministero delle Infrastrutture e trasporti (con decreto n.4130 del 24/12/2004). Ed è tra quelli ritenuti idonei dal ministero per uso automatico senza la presenza di agenti di polizia stradale.
L'apparecchiatura in questione è stata installata nella seconda decade del mese di settembre di questo anno, ed ha regolare documentazione di buon funzionamento rilasciata dalla casa importatrice così come stabilito dal ministero.
Tra un anno, la medesima, dovrà sostenere nuovi test per comprovarne la corretta funzionalità.
Inoltre, il comune di Viterbo ha preferito stipulare un contratto di locazione sperimentale con la società Tecnotraffico srl, azienda importatrice della strumentazione, con sede nella provincia di Viterbo, prima di procedere a un eventuale acquisto attraverso una pubblica gara.
Comunque, gli automobilisti colpiti dal sospetto che il comune usi l'occhio elettronico per "fare cassa" hanno già, "per le mani, e nei piedi soprattutto", il metodo più efficace perché ciò non avvenga: fermarsi al rosso.
Infine, visto che il senatore Michele Bonatesta concludeva con una domanda la nota rilasciata alla stampa, ci sia accordato di proporne un'altra: se gli automobilisti indisciplinati che passano con il rosso sono indulgentemente chiamati "sventurati", quale appellativo dare alla stragrande maggioranza che rispetta le norme e che suo malgrado, si può trovare coinvolta in un incidente per colpa di chi non ha rispettato il semaforo?
Alfredo Matteucci
comandante dei vigili urbani di Viterbo