Viterbo - Il deputato Marcello Meroi replica al comandante dei vigili urbani, Matteucci, e lo accusa di non conoscere il testo di legge approvato dal Senato
"Non si possono usare gli autovelox per fare cassa"
Viterbo 5 novembre 2005 - ore 14,50
Senza Filtro - Il comandante Matteucci polemizza con me per aver io presentato una modifica al codice della strada che vuole evitare luso degli autovelox da parte delle polizie locali su strade extraurbane che a suo avviso lederebbe lautonomia dellente locale.
Debbo pensare che allora non conosca il nuovo testo di legge approvato in prima lettura dal Senato che stabilisce che sia il prefetto a coordinare lo svolgimento del servizio di accertamento delle violazioni ai limiti massimi di velocità , evitando così un utilizzo che tutti ormai considerano anomalo dei rilevatori elettronici.
Il comandante mi chiede di precisare cosa voglia dire affermando che nellimpiego attuale degli autovelox si facciano speculazioni.
Lo accontento: ritengo che le amministrazioni (così come già ribadito in sede di lavori preparatori, commissione ed aula da parte di tutti i gruppi parlamentari ), non possano avvalersi di questo strumento per fare cassa.
Non è giusto, non è un principio positivo, ma soprattutto è contro lo spirito della legge e la corretta interpretazione data dal legislatore.
O forse si deve ritenere che lautonomia dellente locale si esplichi nei controlli effettuati con autovelox nascosti tra i cespugli, in celate piazzole private od addirittura con strumenti posti allinterno di auto civetta lasciate ai margini delle strade, in totale dispregio delle previsioni del codice sulla obbligatorietà della preventiva e ben visibile segnalazione ?
In ultimo vorrei precisare una cosa al comandante Matteucci.
Una lettura semplicemente attenta dellarticolo citato gli avrebbe evitato interpretazioni errate e frutto di pregiudizi antichi e mai sopiti, avendo io testualmente affermato che i controlli della polizia stradale sarebbero comunque altamente qualificati.
La mia considerazione verso la polizia locale è stata sempre alta e sincera, come credo di aver dimostrato specialmente in occasione del mio mandato di sindaco.
Talmente elevata che ho sempre apprezzato il corpo municipale per la sua professionalità volta certo a sanzionare, ma a mio parere soprattutto ad educare e prevenire.
Mi hanno sempre invece meravigliato coloro che, al contrario, lo interpretano come mero esattore delle amministrazioni, valutando le capacità degli agenti non dalla applicazione di questi parametri, ma dalla quantità di contravvenzioni elevate ai cittadini.
on. Marcello Meroi