Viterbo - Rifiuti tossici - La nota ufficiale di Palazzo Gentili Il piano d'intervento di Marrazzo Viterbo 19 settembre 2005 - ore 17,20
Senza Filtro -Risorse umane e finanziarie, inserimento dei siti di Cinelli, Castel S.Elia e Capranica nel piano regionale delle bonifiche, quindi la richiesta di inserirli anche in quello nazionale di bonifica, collaborazione con la magistratura, monitoraggio costante. Alla fine, lincontro tra il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, la giunta provinciale, i sindaci dei Comuni coinvolti, i comitati dei cittadini e la prefettura, si è risolto con un piano di lavoro ben definito.
Il confronto si è aperto con le problematiche illustrate proprio dai vari comitati, che hanno ripercorso tutta la storia delle discariche abusive di rifiuti pericolosi e avanzato le rispettive richieste. Tra queste, la messa in sicurezza immediata, i fondi necessari, il sequestro cautelativo dei beni di chi ha commesso il reato, un tavolo tecnico che coinvolga i ministeri della Salute e dellAmbiente, lazione di monitoraggio, il carotaggio degli inerti, lavvio della bonifica e lo stop alle passeggiate notturne di mezzi che, secondo i comitati, continuano ad avere luogo. A fronte di questo, il presidente Marrazzo ha risposto delineando un quadro dettagliato di cosa è possibile fare, nel rispetto delle competenze di enti e magistratura.
"Non sono qui per doveri formali ha detto ma per consegnarvi un piano di lavoro con responsabilità che sono fissate per legge, senza inventarci nulla. Lo scopo è individuare le risorse umane e finanziarie, la legge va però rispettata e dobbiamo attenerci alliter della magistratura. Ma quando le istituzioni si aprono ai cittadini, lobiettivo si può raggiungere".
Poi è entrato nello specifico. "Linserimento dei siti nel piano regionale delle bonifiche ci metterà nella condizione di poter individuare le risorse. Lattività sarà lunga e difficile e richiederà investimenti di un certo tipo. Contatterò il sottosegretario alla presidenza del consiglio, il ministro dellAmbiente e quello delle Attività produttive per inserirli anche nel piano nazionale di bonifica. La messa in sicurezza è unazione ovvia, ma dobbiamo fermarci di fronte ai sigilli. Possiamo però collaborare con la magistratura, mettendola in condizione di lavorare bene perché ciò che è avvenuto è qualcosa di profondamente illegale".
Marrazzo ha rassicurato anche i comitati. "Metteremo risorse umane nella task force e finanziarie per le procedure durgenza: condivido le vostre richieste. Per quanto riguarda il monitoraggio parlerò subito con Asl e Arpa: deve essere costante e i cittadini devono essere informati. Ho intenzione di coinvolgere anche gli assessorati ad Agricoltura, Turismo, Ambiente e Attività produttive. Come vedete la Regione è con voi. Raccolgo inoltre la denuncia sulle passeggiate notturne dei mezzi nelle discariche e la girerò a chi di dovere, è una cosa che mi lascia stupito". La richiesta di chiamare in causa direttamente i ministeri non è però attuabile. "Sarebbe pleonastica, poiché la competenza è della Regione, possiamo però interfacciarci con loro. Il diritto alla salute e lambiente sono una priorità: per quanto mi riguarda, il piano è operativo da subito". E i sindaci hanno mostrato di appoggiarlo.
Il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli ha sottolineato invece il contributo determinante di tutti. "Le proposte di Marrazzo danno gambe e sostanza a ciò che è stato fatto nei mesi scorsi: questo è un passo molto importante perché la gente ha bisogno di certezze, sicurezza e diritti. Nei prossimi giorni daremo vita alla task force allargata". I comitati chiedono tempi certi: che questo avvenga entro 10 giorni. "Sono troppi ha ribattuto Marrazzo facciamo entro una settimana". "La presenza del presidente della Regione ha concluso Mazzoli è segno di interesse e vicinanza. Lo scorso 20 giugno abbiamo dato il via con un consiglio provinciale aperto, quindi con la creazione di una prima task force per tenere sotto controllo tutte le situazioni in cui era possibile intervenire. Ora sussistono le condizioni per iniziare da subito a collaborare coinvolgendo tutti".