Senza Filtro - Un nuovo statuto, una nuova organizzazione, insomma una nuova enoteca provinciale. L’assessore all’Agricoltura Mario Trapè, il sindaco Fernando Fumagalli, Gabriele Anelli del Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università della Tuscia e il presidente della Camera di Commercio, Ferindo Palombella, hanno illustrato la proposta di statuto per la costituenda Associazione enoteca provinciale, l'altro ieri sera nella sala Innocenzo III della Rocca dei Papi a Montefiascone, alla presenza del presidente della Provincia Alessandro Mazzoli.
Organizzazione di iniziative di promozione e vendita di olio extravergine d’oliva, possibilità di presenza in qualità di soci di produttori, consorzi, enti locali, Comunità montane, Provincia, Camera di Commercio, Arsial, organismi regionali di promozione dei prodotti enogastronomici e del turismo, un comitato tecnico scientifico per promuovere e coordinare iniziative scientifiche e culturali nei settori di competenza dell’enoteca e nel comparto agroalimentare, tramite giornate di studio e convegni a cadenza periodica: questo e altro prevede il nuovo statuto.
Il sindaco Fumagalli ha ringraziato Provincia, ente camerale, Arsial e associazioni. “L’enoteca provinciale ha detto è un vanto non solo per la città ma per tutta la Tuscia. Da parte nostra siamo disponibili a sostenere ogni genere di iniziativa che sarà messa in campo”.
L’assessore Trapè ha quindi ripercorso le tappe, dalla nascita alla proposta del nuovo statuto. “Questa realtà è stata costituita e inaugurata nell’agosto del 2003 da Provincia e Comune. Era stato chiesto di farla sorgere a Montefiascone per la sua storia e tradizione nel settore: per questo ringrazio la precedente amministrazione. Ma oggi abbiamo deciso di rafforzarla, inserendo al suo interno il Dipartimento della facoltà di Agraria, Camera di Commercio, Arsial e 16 tra cantine sociali e produttori. La competitività sul tema del vino è sempre stata forte, ma di fronte al tentativo di copiare la nostra storia, tradizione e cultura possono essere le carte vincenti”.
Enoteca ma non solo. “L’intenzione ha proseguito Trapè - è infatti di renderla una vetrina per attività di promozione in favore di molti altri prodotti tipici, anche se il binomio vino-territorio rappresenta un baluardo per fronteggiare l’ondata di globalizzazione. E’ una battaglia da vincere insieme, anche per dare sostegno agli agricoltori”.
Anelli è poi entrato nel dettaglio dell’operazione. “Come Dipartimento abbiamo compiti che rientrano nell’enologia e nel settore vitivinicolo. Con Trapè abbiamo stabilito che era necessario dare vita a un comitato promotore di iniziative per rilanciare questa entità”. E infatti è già pronto un programma di massima, che prevede il prossimo 9 giugno un convegno su vino da uve appassite, da ripetere annualmente con la partecipazione di studiosi ed esperti ai massimi livelli, a settembre un’altra iniziativa su “Il miele di qualità nella Tuscia”, con le proposte di abbinamento miele-vino, a ottobre una giornata di approfondimento sull’olio d’oliva extravergine, e a dicembre il convegno “Il vino nell’arte, l’arte nel vino”.
“Abbiamo aderito di buon grado ha spiegato Palombella anche alla presenza nel consiglio di amministrazione. I nostri prodotti non sono secondi a nessuno, per questo occorre lavorare in sinergia, stanziando fondi in maniera congiunta affinché non vengano dispersi, e discutere con tutti i soggetti in causa per far sì che proprio questi prodotti siano utilizzati prima di tutto nella nostra provincia, per poi divulgarli a livello nazionale”.
Il dirigente del settore Agricoltura della Provincia, Mauro Gianlorenzo, ha quindi spiegato i motivi che stanno portando l’enoteca a diventare un’associazione. “Non avendo capacità operative e gestionali, abbiamo deciso di ricorrere a questa soluzione. L’associazione sarà costituita nel giro di un mese”.