- “Valorizzare la qualità del prodotto, puntare sulla multifunzionalità dell’offerta, incentivare il processo di trasformazione in loco”.
Sono questi i punti sui cui il capogruppo Pd alla Regione, Giuseppe Parroncini, ha maggiormente insistito nel corso del suo intervento all’incontro svoltosi ieri, lunedì 7 aprile, a Bolsena per presentare e discutere le modalità di applicazione della nuova legge sulla pesca e l’acquacoltura recentemente approvata dalla Regione Lazio.
Parroncini ha evidenziato le novità introdotte dalla nuova normativa e le possibilità da essa offerte per un rilancio dell’attività ittica e del suo mercato, ma si è anche soffermato sulle debolezze di un settore che risente di uno scarso ricambio generazionale, di un reddito inadeguato per i pescatori e della necessità di superare l’opinione ancora diffusa che considera quello di lago un pesce di serie B.
Aprire ai mercati di Roma e del Lazio, far funzionare la legge di concerto con il già esistente Fep ( il Fondo europeo per la pesca 2007/2013 i cui 850 milioni di euro sono stati attribuiti per il 33% al governo e il per il rimanente 67 alle regioni), e fare sistema, è stato dunque l’invito rivolto dal capogruppo PD anche in relazione alla possibilità da parte della Regione Lazio di ragionare sull’esistenza delle condizioni necessarie all’istituzione del Distretto del lago di Bolsena.
Puntare dunque sul rafforzamento della rete commerciale già esistente, formata dalle 4 cooperative locali, creando coesione sociale anche intorno alle manifestazioni che promuovono la diffusione dei prodotti del lago, a Bolsena come a Marta, e ha sottolineato ancora Parroncini - attraverso la trasformazione, contribuire ad un processo di consolidamento del rapporto prodotto/territorio in modo da creare veri e propri marchi di qualità che tramite la tracciabilità e l’etichettatura del prodotto siano in grado di soddisfare le esigenze di un consumatore sempre più esigente ed informato.
Parroncini ha infine ricordato l’istituzione, prevista dalla nuova legge, del cosiddetto Tavolo Blu, costituito da operatori addetti e istituzioni con lo scopo di monitorare l’andamento della legge e che funzionerà da importante sede di confronto e scambio tra le parti.
Al dibattito sono intervenuti anche il direttore generale della Provincia di Viterbo, Luciano Dottarelli, l’Assessore all’agricoltura della Provincia di Viterbo, Mario Trapè, che ha ricordato l’impegno della Provincia a sostegno della pesca .
All’incontro, coordinato dal segretario PD di Bolsena, Francesco Ercolani erano presenti, oltre agli operatori del settore, anche i sindaci di Marta e Canino, Lucia Catanesi, e Lina Novella.