- Anche oggi le cronache locali laziali riportano disservizi e problemi che riguardano il territorio regionale a nord di Roma.
“Vogliamo più treni e stazioni funzionanti dove poter ritrovare servizi essenziali” è questo il grido di dolore che si leva da Montalto che segue di pochi giorni quello che si è levato da Civitavecchia in occasione del ridimensionamento del personale in forza alla biglietteria con la conseguente difficoltà per i passeggeri di acquistare i titoli di viaggio, in un contesto in cui, paradossalmente, la richiesta per l’utilizzo delle strutture pubbliche di trasporto collettivo è in forte crescita.
“E’ mortificante dichiara Enrico Luciani esponente di Sinistra l’Arcobaleno, nella duplice veste di essere figlio di quel territorio e Presidente della Commissione Mobilità della Regione che, nella parte alta del Lazio da Civitavecchia fino a tutta la provincia di Viterbo, le proteste dei pendolari siano sempre più numerose e le domande, soprattutto nei confronti dei servizi offerti da Trenitalia, del tutto inefficaci.
Sfortunatamente l’utilizzo degli strumenti tipici della Commissione, le audizioni e gli incontri mirati tra le parti, non riescono a produrre risultati ed anzi come nel caso della vicenda da noi promossa per la navigazione ferroviaria tra Civitavecchia e Golfo degli Aranci ci portano a scoprire nuove inquietanti prospettive come lo spostamento dei servizi a Livorno.
“Ritengo che la situazione dei servizi ferroviari nella Regione continua Luciani - non possa più essere trascurata nella sua complessiva drammaticità e si debba aprire un tavolo di confronto a tutto tondo nel quale fare il punto sullo stato di applicazione del Contratto di servizi con degli specifici approfondimenti per le aree di maggiore problematicità come appunto il Lazio nord.
Mi auguro che di questo tavolo se ne faccia carico l’assessore regionale Dalia e mi rendo disponibile fin d’ora a raccogliere le segnalazioni che mi manderanno le associazioni dei pendolari e le amministrazioni locali perché si diano finalmente risposte esaustive a chi chiede unicamente di essere servito meglio e di viaggiare con i mezzi pubblici, dal momento che comunque gli aumenti ai biglietti e agli abbonamenti crescono incidendo sempre più decisamente sui salari non certo invidiabili dei pendolari”.