“La vicenda dei desaparecidos argentini è uguale all'Olocausto- dichiara Milana- e anche se non ci fosse neanche un bambino qui nel Lazio, credo sia compito delle istituzioni fare comunque di tutto per cercare i desaparecidos nel mondo.
Quest'anno ricorre il ventesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo e lo celebreremo dedicando il 20 novembre 2009 ai bambini desaparecidos".

L’incontro è stato utile al fine di presentare l'apertura della “Rete per il Diritto all’Identità” a Roma e Milano, presso l'ambasciata dell'Argentina, servirà a fornire assistenza e informazioni a tutti quei ragazzi argentini, tra i 25 e i 32 anni, che sospettano di essere stati vittima di rapimenti.

Il nuovo ufficio, è stato spiegato durante l'incontro, sarà gestito dall'ambasciata argentina e suo compito sarà sostenere i ragazzi che lo contatteranno all'indirizzo www.retexi.it.

Due psicologi assisteranno i ragazzi dal momento dell'avvio delle pratiche fino all'eventuale esame del Dna previsto in Consolato.

Contemporaneamente l'associazione 'Abuelas de Plaza de Mayo' ha fatto sapere di voler continuare la ricerca di desaparecidos in Italia, anche tramite la partecipazione di stasera alla trasmissione "Chi l'ha visto".

Per ora sono quattro i desaparecidos individuati: Enzo Lauroni di Veroli, Egidio Battistiol di Frascati, Franco Venturi e Enrico Pankonin di Roma.

All'incontro erano presenti i consiglieri regionali Anna Pizzo, Giovanni Carapella e Ivano Peduzzi oltre a Giancarlo Riccio, consigliere diplomatico del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e Horacio Pietragalla, ex bambino desaparecidos argentino rapito dal regime.