Riceviamo e pubblichiamo - L’articolo 7 del bilancio 2010 appena approvato dal consiglio regionale del Lazio conferma che per il 2008 il disavanzo complessivo è pari a 1,7 miliardi, oltre il 50% del disavanzo complessivo di tutte le regioni, e che quello presunto del 2009 dovrebbe essere pari a 1,4 miliardi.
Nonostante dunque gli interventi del commissario che ha emanato decreti per tagli complessivi sul settore privato e religioso pari a 580 milioni il disavanzo del 2009 resta altissimo.
Il piano di rientro della giunta guidata oggi da Montino prevedeva il raggiungimento a fine 2009 del pareggio di bilancio in modo da poter togliere dal 1° gennaio 2010 l’aumento dell’irap e dell’irpef deciso nel 2006 dalla giunta Marrazzo.
I dati certificati dal bilancio regionale del 2010 confermano il fallimento del piano di rientro e se le tasse non sono aumentate dal primo gennaio 2010 lo dobbiamo solo al governo Berlusconi che ha modificato la norma della finanziaria di Prodi che prevedeva che dall’esercizio finanziario 2010 non si potesse coprire più con finanza regionale il disavanzo sanitario ma bisognava aumentare le tasse oltre il massimo consentito sino a totale copertura dello stesso.
Donato Robilotta
Consigliere regionale Pdl
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