Riceviamo e pubblichiamo - E’ grave il ricorso che la Regione ha presentato al Tar contro la provincia di Latina per il bando di gara europea per la progettazione e costruzione di un impianto di termovalorizzazione per chiudere il ciclo dei rifiuti.
E’ grave perché la Regione dopo la fase commissariale avrebbe dovuto aprire un tavolo di concertazione con le Province e gli enti locali per accompagnare la fase del passaggio delle competenze, mentre non lo ha fatto e questo ha creato un sacco di confusione nel passaggio delle competenze.
Ora questo ricorso non solo aumenta la confusione tra chi deve fare cosa ma soprattutto apre un conflitto istituzionale senza precedenti, mentre come il caso Campania insegna sui rifiuti serve molto buon senso e intese bipartisan.
E’ stravagante poi che mentre ad Albano il commissario Marrazzo ha firmato l’autorizzazione di notte e l’ha dovuta secretare per mesi, altrimenti saltava la giunta e in continuazione i suoi assessori della sinistra radicale contestano la scelta, a Latina abbiamo una classe politica che sulla necessità dell’impianto ci mette la faccia e la Regione gli metta i bastoni tra le ruote.
Il ricorso della Regione è illegittimo perché come sanno bene il presidente della Regione e i suoi uffici, basta leggere la Proposta di legge sugli Ato andata in giunta il 23 ultimo scorso, non esiste nessun piano commissariale dei rifiuti ma solo degli atti commissariali che hanno autorizzato alcuni impianti.
Gli effetti del decreto sono terminati con la fase commissariale e oggi sul piano della programmazione e dell’impiantistica necessaria vige il piano regionale approvato dal Consiglio Regionale nel 2002, quello Verzaschi, che prevede oltre ai quattro impianti esistenti o in costruzione, altri tre impianti, 1 a Latina, 1 a Roma e 1 a Viterbo.
Gli ambiti territoriali sono definiti dal piano su base provinciale e se non sono stati costituiti gli enti di gestione è colpa della Regione che non ha legiferato.
Infatti solo una amministrazione irresponsabile come quella regionale attuale poteva chiudere la fase commissariale senza aver costituito gli ambiti di gestione, allargato le discariche e definito con conferenze di servizio l’impiantistica necessaria.
Donato Robilotta (SR-PdL)
Capogruppo SR-Popolo della Libertà
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