Riceviamo e pubblichiamo - Il taglio del 50% dei contratti dei precari della sanità, compresi i medici precari a tempo determinato e i co.co.co, è vero e la norma è contenuta nel decreto n.41 del 14 novembre relativo al tagli delle consulenze.
In un consiglio Regionale straordinario del Settembre ultimo scorso il Presidente della Regione, dopo una riunione con la sua maggioranza, annunciò pomposamente in aula consiliare che avrebbe tagliato il 50% delle consulenze in sanità, che secondo i suoi calcoli avevano raggiunto il tetto di circa 70 milioni l’anno.
L’annuncio molto demagogico fece il suo effetto in aula, anche se ad oggi né Marrazzo né il Presidente del Consiglio Regionale hanno fornito gli elenchi di queste consulenze che più volte ho richiesto.
Probabilmente la fretta ed anche la poca conoscenza dell’amministrazione regionale hanno giocato un brutto scherzo al Presidente della Regione perché nella voce consulenza i suoi direttori generali delle Asl comprendono anche il personale sanitario precario che in parte gestisce le urgenze e i pronto soccorso.
Il decreto commissariale detto blocca consulenze prevede proprio in maniera esplicita che “i contratti prossimi alla scadenza non saranno rinnovati, salvo particolari situazioni che dovranno essere autorizzate con Decreto del Presidente, in misura non superiore al 50% di quelli in essere”.
E’ evidente che tutto questo sta provocando non solo un subbuglio in tutti gli ospedali ma soprattutto un disservizio notevole agli ammalati.
Come fa oggi la Regione a manifestare stupore e ad annunciare un nuovo decreto quando tutto questo è scritto a chiare note nel decreto commissariale che Marrazzo ha firmato a Novembre?
Donato Robilotta
Capogruppo alla Regione Lazio di Sr-Pdl
|