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Il sottoscala di Sassi
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Io sto con papi Silvio
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 21 giugno 2009 - ore 1,30
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Libertà di stampa, ma molto vigilata
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 21 maggio 2009 - ore 1,30
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
La condanna di Mills, Berlusconi e la Repubblica delle banane
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 21 febbraio 2009 - ore 13,30
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Garantisti a fasi alterne
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 2 febbraio 2009 - ore 1,30
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Quel fazioso di Santoro...
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 19 gennaio 2009 - ore 1,30
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Se i viterbesi dormono...
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 11 dicembre 2008 - ore 0,15
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
La carognata del 55 per cento
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 4 dicembre 2008 - ore 0,45
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
L'aeroporto facciamolo alla Volpara
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 27 novembre 2008 - ore 0,30
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Aridatece Almirante...
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 21 novembre 2008 - ore 16,22
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Sono un coglione
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 14 novembre 2008 - ore 1,30
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Lo sport professionistico non abita qui
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 6 novembre 2008 - ore 2,15
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Governincontra ingessato
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 30 ottobre 2008 - ore 1,20
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Una città nuova per l'aeroporto
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 23 ottobre 2008 - ore 1,30
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Un concorso di idee per il centro storico
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 16 ottobre 2008 - ore 1,30
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Il buon esempio dov'è finito?
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 10 ottobre 2008 - ore 1,30
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Ma gli aerei faranno tremare i vetri?
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 2 ottobre 2008 - ore 1,30
Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Marini butta la polvere sotto il tappeto...
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 25 settembre 2008 - ore 0,30

Viterbo - Il sottoscala di Sassi
Io sto con papi Silvio
di Arnaldo Sassi
Viterbo - 21 giugno 2009 - ore 2,45

Arnaldo Sassi
caporedattore Messaggero
- Stavolta mi viene voglia di stare con Silvio.

Sì, col povero papi, che ormai da settimane è sotto il fuoco incrociato dei media nazionali ed europei solo perché lui è stato capace di mettere in pratica quello che il 99 per cento degli italiani sogna e vorrebbe fare. Anzi. Il segreto del successo di Berlusconi sta proprio in questo fatto: nell’essere riuscito a impersonificare perfettamente i veri ideali dell’italiano medio.

Pensiamoci un attimo: è il classico imprenditore che si è fatto da solo, partendo da zero o quasi.

Prima nel campo dell’edilizia, poi in quello della televisione, laddove altri (Rizzoli e Mondadori, tanto per fare qualche nome) avevano fallito. Poco importa se nel corso degli anni qualche “aiutino” politico non gli è mancato (chi ha una certa età ricorda, negli anni ’80, il precipitoso ritorno dell’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi da Hammamet per firmare una decreto legge che consentisse al Cavaliere di riaccendere i suoi ripetitori tivvù, oscurati da un pretore un po’ troppo rompiscatole). Ma che volete che sia.

L’Italia era un Paese dove una volta le leggi si applicavano per gli avversari e si interpretavano per gli amici. Oggi invece c’è stato il salto di qualità. Si cambiano direttamente, e chi s’è visto s’è visto.

Tornando a Silvio comunque, il fatto che più della metà degli italiani lo amino alla follia è spiegabilissimo anche sotto altri aspetti. Una famiglia stupenda, una moglie bellissima e figli da mostrare in foto anche per le varie campagne elettorali, custoditi gelosamente nella casa di Arcore con tutti i comfort possibili e immaginabili. Certo, forse la presenza del marito e del padre non sarà stata proprio assidua. Ma anche questo va capito. Con tutti quegli impegni di lavoro prima e politici poi.

Però, ai suoi cari, il buon Silvio non ha mai fatto mancare nulla. E ha sempre consacrato con loro tutte le feste comandate. Certo Veronica, sua moglie, poteva anche risparmiarselo quel colpo di testa della lettera a “Repubblica” per annunciare il divorzio. In fin dei conti ha vissuto in una reggia dorata, al riparo da ogni preoccupazione.

Qualche maligno moralista obietterà: e tutte le marachelle sessuali che stanno venendo fuori in questi giorni sul povero papi? Anche qui, siamo onesti: ma è vero o non è vero che in Italia l’uomo in carriera non è nessuno se nel corso degli anni non ha avuto almeno un paio d’amanti?

Del resto, pensate quanto sia stressante oggi la vita di un politico. Un po’ di relax ogni tanto, ci vuole. E che colpa ne ha Silvio se lui, nonostante non sia più un giovanotto, possiede ancora oggi quel sex appeal proprio dell’uomo di potere? Di una cosa infatti, bisogna esser certi.

Per lui c’è solo l’imbarazzo della scelta, tra la vasta offerta che quotidianamente si propone davanti ai suoi occhi. E ancora: è vero o non è vero che il 90 per cento degli italiani vorrebbe essere al suo posto?

E allora, usciamo dalle ipocrisie: Silvio Berlusconi è il prototipo dell’italiano medio: di quello che… le regole ci sono, ma se si possono aggirare è meglio; che… guai a chi tocca mia moglie e i miei figli, ma poi mi devo anche divertire un po’; che… tutte le domeniche vado a messa e faccio l’elemosina e questo basta e avanza per definirmi cattolico; che… gli altri ce l’hanno con me perché io ho avuto successo e loro sono invidiosi.

Purtroppo, l’unico vero e serio inconveniente di tutta questa vicenda è che all’estero queste cose le capiscono poco. O meglio: non le capiscono affatto.

Pensate che in Inghilterra, solo pochi giorni or sono, la ministra dell’Interno si è dimessa perché il marito aveva messo sulle spese di rappresentanza l’affitto di un film porno corrispondente a 67 sterline (70 euro). Ma quello è un altro mondo. Noi siamo l’Italia, il Paese del sole, del mare… e di Silvio Berlusconi.

Arnaldo Sassi

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