- Sulla vicenda della sanità Montino dovrebbe avere un atteggiamento più istituzionale e non di parte, essendo la materia commissariata dallo Stato, e dovrebbe evitare di dare dati falsi.
La Giunta Storace nel 2001, con il passaggio completo della Sanità alle Regioni, dopo l’entrata in vigore del titolo V della Costituzione, ereditò tutto il vecchio patrimonio sanitario delle Asl e con esso anche il debito pregresso stimato in circa ottomila miliardi di vecchie lire.
Dopo cinque anni di Governo, senza aver aumentato le tasse e dopo aver aperto alcuni ospedali come il S. Andrea, il Policlinico Tor Vergata e il S. Raffaele, fiori all’occhiello della sanità Laziale e non solo, ha lasciato in eredità alla giunta Marrazzo tre mld di euro di debito a cui se si aggiunge il disavanzo del 2004, pari a 1,6 mld, in parte non coperto per operazioni bloccate dalla nuova giunta, si arriva ad un debito complessivo pari a 5,6 mld di euro.
A copertura di questo debito lo Stato ha erogato alla Regione una cifra di ben lunga superiore pari a 7,1 mld: 5 mld, che rappresentano il famoso prestito trentennale a tasso zero, ottenuto grazie ad una norma approvata in maniera bipartisan dal Consiglio, prestito subito trasformato in finanziamento a fondo perduto; 2,1 mld erogati grazie al DL 23 del 2007 con il quale lo Stato aiutava a coprire il debito delle regioni con il piano di rientro.
Non solo ma lo Stato ha erogato alla Regione un fondo statale a parziale copertura del disavanzo pari a 1,363 mld e spalmato negli anni 2006-2009.
Dunque il debito pregresso era strutturale ed è stato interamente coperto dallo Stato. Mentre i cittadini e le imprese pagano più tasse dal 1° gennaio 2006 per pagare l’ingente disavanzo annuale prodotto dalla sanità della giunta Marrazzo – Battaglia Montino.
Infatti il disavanzo annuale è esploso con la giunta Marrazzo arrivando nel 2005 a superare il tetto dei due Mld.
Il Piano di rientro firmato da Marrazzo e Battaglia non ha prodotto gli obiettivi previsti di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2009 tanto che lo stesso governo Prodi iniziò la pratica del commissariamento.
In cinque anni di Governo la giunta Marrazzo – Battaglia – Montino ha prodotto un disavanzo di circa 7,3 mld di euro, cifra di gran lunga superiore al debito trovato.
Donato Robilotta
Consigliere regionale del Popolo della Libertà
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