Riceviamo e pubblichiamo - Alemanno, i suoi uomini e il Pdl tolgano le mani dalla città, per Roma stanno diventando come Nerone, bruciano le sue ricchezze per sostenere gli amici degli amici, parenti e cubiste.
Un inchiesta interna per sapere come è stato l'andazzo all'Atac nei due anni della sua ammnistrazione, è una presa in giro.
Per sapere se quanto scritto dalla stampa è vero ,il sindaco può alzare il telefono e chiedere di avere sul suo tavolo entro due ore, numero e nominativi di quanti sono stati assunti a chiamata diretta dal giorno in cui lui stesso ha nominato i vertici dell'Atac.
Due ore sono più che sufficienti per verificare i tabulati. L'indagine interna dunque è solo un mezzuccio amministrativo. Per pagare il saccheggio dell'Atac ora Alemanno pensa pure di creare una holding capitolina in modo da coprire il disastro dei conti con l'attivo prodotto dall'Acea.
Di male in peggio, si bruciano le ricchezze di questa città per coprire il buco di una società affossata da un management dissennato. Ho fatto l'amministratore abbastanza a lungo per sapere che il sindaco nella sostanza ha conoscenza di quanto avvenuto anche se formalmente può anche, e legittimamente affermare, di non sapere nulla.
Di certo ne porta in modo cristallino la totale responsabilità politica. Alemanno si assuma le sue resposabilità e si dimetta prima che sia troppo tardi.
Esterino Montino
Capogruppo Pd in consiglio regionale
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