Riceviamo e pubblichiamo - Il presidente della Regione ha chiesto la convocazione urgente di un consiglio straordinario sull’Alitalia, con l’intento evidente, come sostengono da tempo alcuni autorevoli membri della sua giunta, di aprire un conflitto con il governo.
Sarebbe un grave errore se ciò avvenisse.
Al contrario, Regione ed enti locali dovrebbero collaborare con il governo affinché il piano messo a punto vada bene.
Il governo Berlusconi sta cercando di salvare la compagnia di bandiera, simbolo dell’Italia, che altrimenti nelle prossime ore sarebbe stata costretta a portare i libri in tribunale e a licenziare tutti i suoi dipendenti.
La soluzione di Air France, scelta dal precedente governo, sarebbe stata una vera e propria svendita, avrebbe trasformato l’Italia in uno scalo regionale di serie B e ci sarebbero rimasti sul groppone tutti gli esuberi.
D’altra parte il fatto che imprenditori e banchieri di livello europeo e tutti vicino alla sinistra abbia deciso di partecipare alla cordata per tentare l’impresa di salvare la compagnia di bandiera dovrebbe far riflettere gli esponenti del Pd che criticano l’operazione.
Dunque Regione, provincia e comune di Roma, collaborino con il governo per la gestione difficile della collocazione dei lavoratori in esubero evitando demagogia e populismo, perché negli ultimi anni nonostante la compagnia fosse già in crisi sono state fatte migliaia di assunzione.
L’Alitalia in questo somiglia molto al Titanic.
I sindacati locali infine evitino di dare lezioni, come sta facendo in queste ore il segretario regionale della Cgil, perché i responsabili principali del fallimento dell’Alitalia sono stati proprio loro.
Donato Robilotta
Capogruppo alla Regione Lazio di Sr -Popolo della Libertà
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