“La vecchia legge del ‘76 – ha spiegato l’assessore Esterino Montino – è ormai superata dalle nuove norme, resta invariata l’esigenza per le amministrazioni locali di poter contare sul contributo della Regione, con particolare riguardo ai Comuni più piccoli”.

Con la nuova legge si consente un apporto più concreto: in pratica viene finanziato l’intero preventivo presentato dall’amministrazione locale e ritenuto ammissibile dalla Regione per quanto riguarda i Comuni fino a 5mila abitanti, il 70 per cento da 5mila e 10mila, il 60 per cento, infine, per i Comuni fra 10mila e 30mila abitanti.

Il contributo è condizionato dal numero degli abitanti, che deve essere comunque inferiore ai 30mila abitanti, dall’esistenza di un deficit di bilancio pari ad almeno il 10 per cento.

“L’aggiornamento di questa legge – ha dichiarato nel suo intervento il presidente della commissione Urbanistica Claudio Moscardelli (Pd) - si inserisce in una linea più generale che questa maggioranza ha perseguito da subito, tesa a stimolare la pianificazione generale da parte delle amministrazioni comunali”.