Riceviamo e pubblichiamo - La riunione del tavolo tecnico del 26 Agosto ha confermato la previsione, ad oggi, di un deficit pari a 364 mln che porta il disavanzo complessivo del 2008 a 1,8 Mld.
Le misure che il presidente-commissario, Marrazzo, ha presentato al tavolo non comportano risparmi tali da coprire neanche una minima parte dell’extradeficit, per cui a fine anno la Regione dovrà aumentare ancora le tasse per coprire l’intero disavanzo.
La strombazzata chiusura degli ospedali potrebbe comportare un minimo risparmio ma solo dal 2009, e poi riguarda meno di 300 posti sui 4.500 da chiudere nel triennio 2007-2009, di cui 3.517 entro il 31.12.2008, come previsto nel piano di rientro.
Oltretutto le previsione della riconversione dei soli ospedali sotto i 50 posti letto non avrebbe nessun impatto, mentre resterebbe concentrata la chiusura dei posti letto solo su Roma, per mettere in difficoltà il Sindaco Alemanno.
La previsione della centralizzazione degli acquisti è stata già valutata dal tavolo al momento della previsione dell’extradeficit di 364 mln.
Altri provvedimenti invece aumenterebbero la spesa, come l’accordo sottoscritto da Montino con l’Aiop il 4 Agosto, tanto che lo stesso presidente-commissario al tavolo ha dichiarato di non voler riconoscere quell’accordo. Evidente Marrazzo ha dimenticato che è stato siglato dopo una riunione avvenuta alla sua presenza e che la firma del vice-Presidente impegna la Regione e il disconoscimento dell’accordo potrebbe dare vita ad un contenzioso amministrativo senza fine.
Marrazzo sostiene che non vuole mettere i ticket per non aumentare le tasse, in verità le mani in tasca ai cittadini le ha già messe, perché dal 1° gennaio 2006 ha aumentato irpef e irap non pagare i debiti ma i suoi disavanzi, e a fine anno sarà costretto ad aumentarle ancora di più.
Meglio il ticket delle tasse, perché non è solo una forma di compartecipazione alla spesa ma soprattutto un deterrente alla spesa, mentre le tasse ti fanno aumentare le entrate e non ti fanno diminuire la spesa, che è il vero obiettivo da raggiungere.
Quanto alla proposta del farmaco generico confermo che è il “farmaco dei poveri”, per cui chi ha i soldi potrà curarsi con i farmaci normali, chi non li ha dovrà curarsi con il farmaco dei poveri.
Donato Robilotta
Capogruppo alla Regione Lazio di Sr -Popolo della Libertà
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