- “Per il carcere di Mammagialla occorrono provvedimenti seri ed urgenti”.
Queste le parole del Consigliere Regionale Giuseppe Parroncini al termine della visita svoltasi questa mattina presso la struttura di detenzione viterbese. Insieme con il Angiolo Marroni, Garante Regionale per i diritti dei detenuti, Parroncini ha incontrato il Direttore di Mammagialla Pierpaolo D’Andria ed il Responsabile Sanità Penitenziaria Territoriale Franco Lepri.
“Dai colloqui – ha spiegato il Capogruppo PD Parroncini – è emersa l’alta professionalità e preparazione degli operatori attualmente impegnati nei servizi sanitari, ma anche – ha aggiunto – un aspetto preoccupante caratterizzato una carenza di personale sanitario e di figure mediche e paramediche specializzate che configurano un quadro complessivo difficile dal punto di vista sanitario all’interno del carcere”.
Successivamente Parroncini e Marroni hanno incontrato i rappresentanti del sindacato di Polizia Penitenziaria e al termine del confronto è stato lo stesso Capogruppo PD a raccontarne i contenuti : “ Ci hanno esposto una grave situazione di sovraffollamento nel carcere – ha spiegato infatti Parroncini – attualmente ci sono 650 detenuti a fronte di una capienza massima di 433.
Come se non bastasse – ha proseguito – la Polizia Penitenziaria è notevolmente sotto organico con 200 agenti in meno rispetto alle necessità”. Nella stessa giornata Parroncini e Marroni hanno incontrato il Direttore Generale della ASL Giuseppe Aloisio al quale hanno illustrato le problematiche riguardanti lo stato dei servizi Sanitari all’interno del carcere di Mammagialla e hanno stabilito, al fine di prendere gli opportuni provvedimenti, di istituire un tavolo tecnico formato da esponenti della ASL, della Sanità Penitenziaria e dell’Ufficio del Garante dei diritti dei detenuti.
“Ho preso l’impegno – ha spiegato Parroncini – di intervenire presso il Commissario Straordinario per la Sanità Piero Marrazzo al fine di affrontare la rimodulazione dell’atto aziendale della ASL alla luce delle nuove competenze in materia di sanità penitenziaria che il Governo ha trasferito alle Regioni”.
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