- Va vuoto un primo, e forse ultimo, tentativo di trovare una soluzione ragionevole per dare un guida al Pd viterbese.
Ieri mattina si sono incontrati i tre candidati alla segreteria, nella sede di via Cardarelli, ma non sembra sia stato possibile trovare una soluzione unitaria per i vertici del partito.
Con Panunzi che avrebbe puntato diritto al colpo di mano sostenendo che basta il 44 per cento del partito per essere il nuovo segretario. Come dire avanti tutta nel segno di Berlusconi. Gli altri due candidati hanno tentato di spiegare che l'accordo politico tra la sposettiani e parronciniani, precedente al voto dei circoli, ha portato al 56 per cento dei consensi. La maggioranza del partito.
A Panunzi sarebbe anche stato ricordato che la direzione sarà ovviamente composta proporzionalmente. A lui ed ai fioroniani toccherà appunto il 44 per cento. Come dire che, anche volendo andare contro tutte le regole della democrazia, una sua eventuale segreteria sarebbe stata di minoranza. E avrebbe fatto la fine della segreteria regionale di Mazzoli. Otto mesi di vita travagliata.
Sembra che Panunzi non avrebbe sentito ragioni ed avrebbe ventilato addirittura la possibilità di abbandoni del partito. Non si sa quanto di massa.
Un vertice finito male, con una sola certezza l'accordo tra Egidi e Dinelli va avanti. A nulla sono valsi tentativi di trovare un modus vivendi ragionevole.
Nel pomeriggio si sono riuniti i delegati dell'area che fa rifermento a Parroncini che hanno confermato unanimemente la decisione di andare all'elezione di Andrea Egidi alla segreteria provinciale.
Nello spirito di una gestione unitaria del partito sarebbe anche stata ventilata la possibilità di offrire a Panunzi-Fioroni la presidenza del partito.
A questo punto tutto lascia intendere che si andrà alla conta dei delegati e alla elezione di Egidi segretario. Domenica alle 10 si aprirà, infatti, il congresso provinciale del Pd a pianeta Benessere. E dalle 12 alle 16 si voterà. Tutto secondo regolamento.