- “L'insuccesso gli ha dato alla testa”. Così verrebbe da dire, parafrasando Ennio Flaiano, vedendo come sta andando la vicenda politica dentro al Pd.
Una situazione che sarebbe comica se non fosse drammatica per i principi di democrazia che il Pd dovrebbe incarnare.
Negli ultimi giorni ci sono state un paio di riunioni tra i candidati alla segreteria del Pd. Egidi e Dinelli hanno invitato Panunzi (Fioroni) a fumare il calumet della pace. Offrendo, prima a lui e poi a un suo rappresentante, la presidenza del partito. Un classico gesto di distensione con la minoranza interna.
Ma Panunzi (Fioroni) ha risposto picche in entrambi i casi. Con tanto di brividi per chi seguiva la questione.
Sembra addirittura che sia stata spedita una lettera al commissario regionale del Pd Vannino Chiti in cui si direbbe più o meno: Noi pretendiamo che Enrico Panunzi sia segretario a ogni costo.
Ovviamente non crediamo che i sostenitori di Panunzi – Fioroni possano aver scritto una corbelleria del genere. No, non è proprio possibile. Sarà una invenzione del solito Sposetti o chi per lui.
Oggi va in scena l'ultima scena della commedia. Da questa mattina alle dieci a Pianeta Benessere si fanno i conti. E senza tanta agitazione, sarà facile a Panunzi (Fioroni) dimostrare di aver vinto. I delegati voteranno come da regolamento e Panunzi sarà eletto segretario, se i numeri ci sono. Semplice, in democrazia, basta avere i numeri e rispettare le regole. Non ci vuole molto.
Se le cose dovessero andare così, noi penseremmo che scelta peggiore non si poteva fare. Ma insomma... ce ne faremmo una ragione, che diamine. Seguiremmo ogni mossa di Panunzi- Fioroni per capire quali saranno le magnifiche sorti e progressive del Pd. Un Pd guidato dalla grande novità Panunzi – Fioroni sarebbe uno spettacolo di creatività, di idee. E dai non ghignate, non fate i soliti scettici.
In sostanza: via il vecchio, dentro il nuovo. E guai a chi ride.
Se, come è più normale, le regole della democrazia interna al Pd verranno rispettate, la cosa più probabile è che, evitando la ideologie populiste e totalitarie, si vada all'elezione di Egidi.
Qualcuno si straccerà le vesti (sembra che Panunzi abbia paventato uscite più o meno di massa). Qualcuno farà qualche sceneggiata napoletana di pessimo gusto durante il congresso, dimostrando quanto poco gli interessino le sorti del proprio partito, ma alla fine la maggioranza avrà, come di diritto, la guida del Pd.
Sarebbe una dimostrazione che il Pd è un partito democratico di nome e di fatto. Che non crede a bluff dei fioroniani. Che non crede negli unti del signore. Che tra le posizioni di Berlusconi, e dei berluscones, e quelle di Napolitano sceglie quelle del rigore costituzionale del presidente della repubblica.
E sì. perché va detto, se si fa segretario Panunzi, il Pd deve, per coerenza, appoggiare le posizioni di Berlusconi a livello nazionale.
Insomma aridatece la politica. E basta co' 'ste furbate dorotee da quattro soldi.
Carlo Galeotti